La città in tv

Le telecamere della Rai, domenica 7 marzo, arrivano a Monza

La puntata di “Paese che vai” dedicata al capoluogo brianzolo. Allevi: "Una straordinaria opportunità per rilanciare l’immagine turistica e culturale della città".

Le telecamere della Rai, domenica 7 marzo, arrivano a Monza
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"Paese che vai", il programma di Rai 1 ideato, scritto e condotto da Livio Leonardi e patrocinato dal MIBACT (Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo) domenica 7 marzo alle ore 9.40 arriva a Monza.

Le telecamere della Rai, domenica 7 marzo, arrivano a Monza

"La puntata di “Paese che vai” dedicata alla nostra città – spiega il Sindaco Dario Allevi – è una straordinaria opportunità, soprattutto in un momento così delicato e difficile, per rilanciare l’immagine turistica e culturale della nostra città. Il Duomo, il centro storico con le sue piazze e i suoi musei, l’Autodromo, la Reggia e il Parco sono poli d’attrazione potenti, capaci di intercettare l’interesse dei turisti verso la nostra città. I numeri, prima dello stop imposto dalla pandemia, ci stavano dando ragione: Monza e la Brianza registravano più di mezzo milione di arrivi all’anno con un incremento del 2,7% e di questi un terzo erano stranieri. Dopo l’emergenza sanitaria dovremo ricominciare a percorrere questa strada. Il turismo è la nostra scommessa più grande e per vincerla servirà un grande lavoro di squadra che è diventato un elemento caratterizzante di questa Amministrazione".

Monza, crocevia della storia

Definita «un borgo antico e nobile, a cui di città non mancava alto che il nome» nel capitolo IX dei «Promessi Sposi», Monza è sempre stata un crocevia di grandi personaggi della storia: da Carlo Magno a Federico Barbarossa, da Carlo V ai Savoia che vi stabilirono la loro residenza lombarda.

Sulle orme della Regina Margherita di Savoia, Livio Leonardi accompagnerà il telespettatore alla scoperta della Reggia una straordinaria villa in stile neoclassico di oltre 22 mila metri quadrati progettata da Giuseppe Piermarini per volere dell'imperatrice d'Austria Maria Teresa d'Asburgo, e della Cappella Espiatoria, un’imponente stele di 35 metri fatta erigere da Vittorio Emanuele III in ricordo del padre, Umberto I, nel punto in cui fu assassinato dall’anarchico Gaetano Bresci il 29 luglio del 1900.

La Rai alla scoperta della Corona Ferrea e dell'Autodromo

Le telecamere della Rai entreranno poi nella Cappella di Teodolinda per scoprire i tesori del Duomo e, soprattutto, per far ammirare uno dei gioielli più importanti e densi di significato di tutta la storia dell’Occidente, la Corona Ferrea.

Il viaggio, infine, si concluderà nel terzo circuito permanente più antico del mondo: l’Autodromo Nazionale di Monza, un simbolo della velocità e del motorsport che l’anno prossimo compirà cent’anni.

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