Beta Utensili replica: "Circostanze chiare e legalmente inoppugnabili"
La posizione dell'azienda sulla vicenda che ha coinvolto la delegata sindacale.
"Beta Utensili si trova, suo malgrado, nella necessità di interrompere il rapporto di lavoro con la signora Tiziana Lazzaro".
La replica di Beta Utensili
La comunicazione data dalla storica azienda di Sovico di risolvere il rapporto di lavoro della delegata sindacale FIOM CGIL Tiziana Lazzaro, ha suscitato la reazione delle rappresentanze sindacali, che hanno organizzato un'assemblea in sciopero in azienda per domani, 14 novembre 2024 alle 10, con un presidio fuori dai cancelli della fabbrica in via Volta, 18 a Sovico a partire dalle ore 11.
In una nota l'azienda spiega che "nel mese di maggio di quest’anno, il medico del lavoro ha accertato inequivocabilmente la incompatibilità del giudizio medico con la mansione assegnata alla signora Lazzaro. Questa l'unica, inoppugnabile evidenza. Ciò ha determinato, come da leggi sul lavoro in vigore, l'esonero dalla prestazione lavorativa, con mantenimento del diritto a continuare a percepire quanto spettante. L’azienda si è anche immediatamente attivata per individuare una soluzione: in questi sette mesi è stata svolta un’attenta analisi delle posizioni lavorative compatibili con la situazione di idoneità, molto limitante, della signora Lazzaro, in ogni reparto dello stabilimento di Sovico".
Le valutazioni dell'azienda
"Tuttavia, le posizioni disponibili sono già da tempo coperte da personale appartenente alle liste di collocamento obbligatorio o da lavoratori con gravi limitazioni sanitarie - si legge ancora nella nota dell'azienda - Sono state valutate anche altre tipologie di mansioni operative risultate impraticabili poiché richiedono competenze professionali specifiche, come pure posizioni di carattere impiegatizio, le quali richiedono però esperienza specifica o almeno un diploma di scuola secondaria, condizioni non soddisfatte dalla signora Lazzaro. Beta Utensili è da sempre sinonimo di serietà e professionalità anche nei processi di formazione e crescita dei propri collaboratori. La situazione attuale rappresenta un caso specifico, dalle circostanze chiare e legalmente inoppugnabili e, benché la strumentalizzazione operata dalle associazioni sindacali a cui appartiene la sig.ra Lazzaro siano fin troppo prevedibili, riteniamo inopportuna l'interpretazione che è stata data dalle associazioni stesse".