Come cambiare gestore luce, i consigli

Come selezionare un operatore affidabile, che operi nella massima trasparenza

Come cambiare gestore luce, i consigli
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Dal primo gennaio 2023, clienti domestici e non dovranno dire addio al mercato tutelato dell’energia elettrica. Cosa significa? Che gli utenti del mercato tutelato saranno obbligati a scegliere un fornitore tra quelli presenti nel mercato libero. Come cambiare gestore luce? In realtà, l'operazione in sé è molto semplice: alcuni operatori spiegano come farlo in quattro passi. Ma approfondiamo quali sono gli aspetti da considerare.

Come scegliere il nuovo gestore luce

Per prima cosa, è necessario avere chiara la propria situazione in fatto di consumi: quanto si spende attualmente? Quali sono in media gli importi di una bolletta, i consumi e qual è il prezzo al kWh della mia attuale offerta? In quali fasce orarie i consumi sono maggiori?
Sono tutte informazioni che si reperiscono facilmente in tutte le bollette.
Una volta che si ha chiara la situazione, sarà più facile comprendere le proprie necessità e fare paragoni concreti con le nuove offerte. Ad esempio, converrà scegliere una tariffa monoraria o bioraria?
Il consiglio è quello di non guardare solo alle promozioni che gli operatori faranno per acquisire nuovi clienti. Per fare la scelta giusta è importante selezionare un operatore affidabile, che operi nella massima trasparenza.

Passaggio e documentazione

Una volta fatte le dovute considerazioni e dopo aver confrontato tariffe e proposte, si può concretamente cambiare fornitore. Per quanto riguarda il passaggio da un gestore di luce all’altro in termini pratici, è tutto a carico del nuovo fornitore. Sarà lui infatti a occuparsi delle procedure burocratiche inerenti all’avvio del nuovo servizio: dalla cessazione del vecchio contratto all’attivazione del nuovo. Per l'utente non ci saranno interruzioni di servizio o giornate senza corrente, né tantomeno costi aggiuntivi o penali da pagare.
Inoltre, non è necessario l'intervento di un tecnico a casa: tutto avviene senza dover toccare impianti o contatore. Il contatore rimane lo stesso.

I documenti necessari

Di solito è sufficiente comunicare telefonicamente al nuovo fornitore i dati dell'utenza. Occorre avere a portata di mano i dati dell'intestatario del contratto: nome, cognome e codice fiscale. Le informazioni relative alla fornitura: indirizzo e codice POD, un codice di 14 caratteri indicato in ogni bolletta. Servirà poi un recapito telefonico e/o un indirizzo mail ed eventualmente un codice IBAN se si sceglie di attivare la domiciliazione bancaria. Quest'ultima è facoltativa e si può attivare anche successivamente.
Fatto questo, il passaggio non è immediato: di solito è necessario un arco di tempo di 1-2 mesi.

Come cambiare gestore luce con l'avvento del mercato libero

In questi mesi, a pochi mesi dall'avvento del mercato libero, sono numerose le persone che si trovano a dover scegliere un nuovo gestore luce. Proprio per la particolarità del momento storico, è consigliabile prestare qualche attenzione in più.
Con il mercato libero, infatti, non ci sarà più l’authority di Stato a controllare i costi dell’energia. Il mercato sarà determinato dalle società elettriche che offriranno, in concorrenza tra loro, diverse soluzioni contrattuali ai consumatori. Gli utenti perciò sceglieranno l’operatore che offre le tariffe migliori secondo le loro esigenze. Il prezzo sarà determinato dalla concorrenza tra operatori e dall’incrocio tra domanda e offerta.

La fine del mercato tutelato dovrebbe portare benefici economici agli utenti. Perché inevitabilmente maggiore concorrenza produce quasi sempre un abbattimento dei costi. Occorre però avere delle accortezze per evitare di finire nelle mani di qualche operatore senza scrupolo.
Ad esempio, molti operatori stanno contattando i clienti dei competitor utilizzando proprio l’espediente della fine del mercato tutelato per agganciarli. Ecco che allora che diventa determinante scegliere con cura il fornitore del servizio.

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