Il futuro del sito brianzolo

La Cgil "Il rischio che la crisi StMicroelectronics si scarichi sul sito di Agrate è concreto"

Aumenta la preoccupazione del sindacato dopo le dichiarazioni rilasciate dal Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, nel corso del question time tenutosi al Senato lo scorso 3 aprile

La Cgil "Il rischio che la crisi StMicroelectronics si scarichi sul sito di Agrate è concreto"
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La FIOM CGIL Brianza esprime forte preoccupazione per il futuro del sito STMicroelectronics di Agrate Brianza, alla luce delle recenti dichiarazioni rilasciate dal Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, nel corso del question time tenutosi al Senato lo scorso 3 aprile.

La Cgil "Il rischio che la crisi StMicroelectronics si scarichi sul sito di Agrate è concreto"

Durante il suo intervento, il Ministro ha affermato che "il 10 aprile si svolgerà al Ministero delle Imprese e del Made in Italy il tavolo nazionale STMicroelectronics. In quella sede emergerà chiaramente come il Piano per Catania sarà il più importante progetto presentato a livello mondiale dall'azienda, con una prospettiva di 3.000 nuovi posti di lavoro: un investimento di 5,1 miliardi di euro".

Parole, sottolinea la Cgil, che destano seria preoccupazione, non tanto per il giusto sostegno allo sviluppo del sito di Catania, quanto per il totale silenzio rispetto al futuro del sito di Agrate Brianza, dove lavorano migliaia di lavoratrici e lavoratori e che rappresenta un pilastro fondamentale per l’industria microelettronica italiana.

"In un momento di discussione su un nuovo piano industriale che potrebbe avere impatti rilevanti sull’occupazione e sull’assetto produttivo nazionale, ignorare pubblicamente il destino del sito di Agrate Brianza è un segnale allarmante, che non può passare inosservato.

La FIOM CGIL Brianza chiede con forza che sia il Governo che l’Azienda assumano una posizione chiara e trasparente sul futuro di Agrate, garantendo il pieno coinvolgimento delle organizzazioni sindacali e dei territori. Servono impegni concreti per la tutela occupazionale, per il rilancio produttivo e per un equilibrio degli investimenti su scala nazionale".

“È inaccettabile che si parli di miliardi di investimenti e migliaia di nuovi posti di lavoro per un sito, mentre su un altro, come quello di Agrate, regna il silenzio. Il rischio concreto è che la crisi dell’azienda venga scaricata in maniera squilibrata su una sola realtà produttiva. Lavoratrici e lavoratori hanno diritto a risposte e certezze. Chiediamo a Governo e azienda un impegno chiaro a difesa dell’occupazione, del ruolo strategico e del futuro produttivo di Agrate Brianza.”  — dichiara Pietro Occhiuto, Segretario Generale della FIOM CGIL Brianza.

In vista dell’incontro del 10 aprile al MIMIT, la FIOM CGIL Brianza ribadisce che nessun sito può essere sacrificato e che non si accetteranno scelte unilaterali o sbilanciate che mettano a rischio posti di lavoro e competenze strategiche.

"Il futuro della microelettronica in Italia deve passare per una strategia industriale equa, solida e inclusiva di tutti i territori" - conclude il sindacato.

(foto archivio)

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