Futuro incerto

Nuovo incontro sul futuro del lavoratori della Villa Reale. I sindacati "Chiediamo continuità occupazionale"

"Chiediamo che le istituzioni pubbliche che guidano il Consorzio lavorino insieme a tutti i soggetti coinvolti per individuare una soluzione tempestiva".

Nuovo incontro sul futuro del lavoratori della Villa Reale. I sindacati "Chiediamo continuità occupazionale"
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Ieri, mercoledì 9 dicembre 2020 si è svolto l'incontro richiesto dalla Filcams Cgil di Monza e Brianza e dai Rappresentanti dei lavoratori di Cultura Domani con il Consorzio Villa Reale.

Nuovo incontro sul futuro del lavoratori della Villa Reale

"Abbiamo richiesto l’incontro per discutere la situazione di preoccupazione ed emergenza nella quale si trovano i lavoratori che sono impiegati nelle attività di gestione della Villa Reale - fanno sapere in una nota Matteo Moretti e Fabiana Cabras della Filcams Cgil Monza e Brianza. Sono sospesi in Cassa integrazione continuativamente dal mese di marzo 2020 senza alcuna anticipazione del trattamento economico da parte dell’azienda Cultura Domani".

"In questi giorni - si legge nel comunicato sindacale - sono stati ulteriormente colpiti dalla comunicazione aziendale ricevuta in data 3 dicembre 2020 che contiene il recesso unilaterale dal contratto di gestione del servizio a far data dal 4 gennaio e la riconsegna del bene in data 11 gennaio 2020. A seguito di tale comunicazione i lavoratori rischiano concretamente, in assenza di soluzioni adeguate, di perdere il posto di lavoro e ritrovarsi in mezzo a una strada proprio durante le festività, nel pieno della pandemia".

Le richieste dei sindacati

"Il Committente - proseguono i sindacati - risulta essere la società Nuova Villa Reale, la cui proprietà è la medesima di Cultura Domani e la comunicazione strumentale di quest’ultima è riconducibile alla scelta unilaterale della proprietà di recedere dal contratto in essere con il Consorzio Villa Reale. Abbiamo pertanto richiesto alla Direzione del Consorzio di conoscere le azioni che verranno intraprese per scongiurare tale scenario. Abbiamo recepito sensibilità e attenzione al disagio dei lavoratori, preso atto dell’intenzione di favorire la tutela occupazionale e della decisione di attivare un percorso che nel più breve tempo possibile consenta la riapertura degli spazi del bene pubblico più importante della città. Tuttavia, nonostante l’impegno positivo a un costante aggiornamento di questo tavolo di confronto e l’impegno a verificare le soluzioni possibili, l’emergenza della situazione impone il massimo livello di allerta perché a oggi il destino di questi lavoratori rimane completamente incerto".

Il sindacato ha inoltre richiesto un ulteriore confronto all’azienda Cultura Domani per comprendere quali scelte abbiano deciso di intraprendere rispetto alla situazione occupazionale e richiamare la proprietà alla responsabilità verso i lavoratori che sono in mezzo a un contenzioso tra pubblico e privato e rischiano di pagare il prezzo più alto con la perdita del posto di lavoro.

Attenzione da parte delle istituzioni

"Chiediamo che le istituzioni pubbliche che guidano il Consorzio (Comune di Monza, Comune di Milano, Regione Lombardia e Ministero dei Beni Culturali) attraverso azioni politiche concrete lavorino insieme a tutti i soggetti coinvolti per individuare una soluzione tempestiva che garantisca la continuità occupazionale ai lavoratori della Villa Reale, attraverso un’internalizzazione del servizio se possibile, oppure affidando la gestione a un altro soggetto privato. La continuità è imprescindibile anche perché è l’unico elemento in grado di garantire il diritto agli ammortizzatori sociali. Auspichiamo che le forze politiche presenti in Consiglio comunale, il sindaco e tutti i livelli istituzionali siano coesi nel portare avanti un’azione di responsabilità perché si parta con il piede giusto attraverso la tutela dei posti di lavoro".

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