Arcore bitumificio, il Pd: "Forza Rosi ti siamo vicini"
Il Partito democratico arcorese fa quadrato attorno al sindaco Rosalba Colombo sul rinvio a giudizio deciso dalla Corte dei Conti
La notizia del rinvio a giudizio del sindaco di Arcore Rosalba Colombo, del predecessore Marco Rocchini e dell'ex tecnico comunale Massimiliano Lippi per l'affaire bitumificio, ad Arcore, ha scatenato la forte presa di posizione del Partito democratico arcorese.
Stamattina, martedì 20 aprile 2021, il segretario Michele Calloni, attraverso un lungo post sulla pagina Facebook del Pd, ha così commentato la vicenda che vede il primo cittadino rinviato a giudizio dalla Corte dei Conti
"La politica è passione"
"La Politica è passione, la politica è il voler contribuire secondo i propri mezzi e le proprie forze nonché le proprie capacità, al bene comune - ha scritto il segretario Calloni - Questi sono i principi che spingono tutti noi nel volerci impegnare per la nostra comunità. Gli stessi principi che hanno mosso te, Rosalba Colombo, nel metterti in gioco per il tuo paese per la tua gente, prima come consigliere comunale e poi come sindaco. La visione che ogni politico, che ogni amministratore deve avere è proprio quella di fare gli interessi del suo popolo della sua comunità. Tu e tutte le forze di centrosinistra, compreso il Partito Democratico, vi siete opposti nel 2011 alla costruzione di un opera, il betonificio, che avrebbe sicuramente impattato negativamente sull’ambiente della nostra cittadina e soprattutto sulla salute dei suoi abitanti".
Tanta amarezza
"Era sacrosanto per il bene di tutti noi recedere da una scelta profondamente sbagliata messa in atto dall’amministrazione di centrodestra precedente alla tua - continua il comunicato - Sono convinto che se tu potessi tornare indietro compieresti gli stessi atti che mettesti in campo allora, per poterti opporre a quest’opera profondamente sbagliata ed impattante per il nostro territorio. Vero è che situazioni di questo tipo ci lasciano con l’amaro in bocca e sconfortati, ci fanno anche riflettere sul nostro impegno politico. Chi ce lo fa fare di assumerci tali responsabilità? Per quale motivo? Penso che tu te lo sia chiesto in questo frangente. Poi però ci rendiamo conto che lo stiamo facendo per il nostro paese, per la nostra gente, perché siamo, sia io che tu, due arcoresi D.O.C.G. In questa vicenda purtroppo qualcuno ti ha voltato le spalle ma ci sono tanti arcoresi che ti hanno ringraziato e che sono con te! Forza Rosi, ti sono vicino, ti siamo vicini!!! Un abbraccio dal tuo segretario e da tutto il tuo partito".
Un "no" che potrebbe costare caro
Colpo di scena nell’affaire bitumificio a Bernate: l’impianto di recupero del fresato, a Bernate di Arcore, non si farà. E questa rimane una certezza. Ma la sezione lombarda della Corte dei Conti vuole accertare la sussistenza, o meno, di un presunto danno erariale a seguito dell’esborso, da parte del Comune di Arcore, di oltre 600mila euro pagati all’azienda Doneda di Brembate, guidata da Luca Doneda, come risarcimento per il diniego a realizzare l’impianto.
Contestato anche il mancato introito degli oneri di urbanizzazione
Ma vi è di più: la magistratura contabile ha contestato ai tre anche il mancato introito, per le casse comunali, di 596mila euro che sarebbero stati versati da Doneda al Comune sotto forma di oneri di urbanizzazione nel caso si fosse realizzato il bitumificio.
Tutti i dettagli della notizia li potrete leggere sul Giornale di Vimercate in edicola a partire da stamattina, martedì 20 aprile 2021.