Arcore, Mantegazza convoca gli stati generali del centrosinistra in vista delle elezioni 2027
L'ex assessore alla Cultura del primo mandato di Rosalba Colombo auspica che tutte le forze di centrosinistra possano lavorare insieme già da ora per costruire una alternativa credibile al centrodestra di Maurizio Bono
E’ già ora di muoversi se si vuole mettere in campo una alternativa credibile al centrodestra di Maurizio Bono. E’ questo, in sostanza, il forte appello lanciato stamattina, venerdì 13 dicembre 2024, dal docente universitario arcorese Raffaele Mantegazza, già assessore alla Cultura durante il primo mandato targato Rosalba Colombo.
L’anima della lista civica "Futura" (che si presentò alle ultime elezioni del 2021) e fondatore della civica ImmaginArcore ha inviato una lettera in esclusva alla redazione del Giornale di Vimercate e di Primamonza.it per lanciare una nuova sfida al popolo del centrosinistra di Arcore.
"E' ora di muoversi per le elezioni 2027"
"Passa il tempo e le prossime elezioni amministrative non sono poi così lontane (sono fissate per la Primavera del 2027 ndr) - ha sottolineato Mantegazza - Il centrosinistra riuscirà a presentarsi finalmente unito e a riconquistare Largo Vela? Proverei a fare qualche considerazione, Anzitutto è ora di muoversi. Non è troppo presto, soprattutto se si vuole mettere in campo qualcosa di realmente innovativo che coinvolga la società civile, le associazioni, i cittadini e le cittadine. Già dalla prossima primavera occorre un progetto che si costruisca insieme ma che sia sufficientemente forte perché pensato attorno a un paio di idee guida che diano un nuovo volto alla città. Io insisterei sul tema della scuola e dei bambini ma ovviamente ci può e ci deve essere altro: il lavoro, la transizione ecologica".
Dunque, per Mantegazza il centrosinistra arcorese dovrà innanzitutto trovare una nuova unità di intenti e marciare compatto contro il centrodestra senza più le divisioni che lo hanno contraddistinto nelle ultime due tornate elettorali. E tra le righe si legge anche un forte richiamo al Partito democratico, partito di maggioranza della coalizione.
"Prima il programma, poi il candidato sindaco... che non sarò io"
"Ribalterei lo schema che si è seguito nelle ultime elezioni, ovvero “pensiamo prima al programma poi al candidato” - ha continuato Mantegazza - Piaccia o meno la legge elettorale dà al candidato un peso preponderante per cui penso che debba emergere fin da subito la figura che costruisca attorno a sé un progetto, e penso che debba essere una figura che garantisca sia una conoscenza del passato della politica arcorese, sia una discontinuità nei linguaggi e nel modo di porsi. Attorno a questa figura occorre pensare a un gruppo che lavori contemporaneamente con le associazioni, i gruppi, i cittadini e dall’altro lato con i partiti. Sarebbe assurdo pensare di escludere questi ultimi ma anche lasciare che siano loro e solo loro a dettare l’agenda. Il candidato deve aggregare attorno a sé sia le forze della società civile che quelle della società politica, far dialogare le due anime del centrosinistra che si sono presentate divise alle due ultime elezioni".
"Dovremo convincere gli indecisi"
"Quello che più conta è sapere che la partita si giocherà attorno all’astensionismo: occorre recuperare al voto quel 50% e più di persone che non hanno partecipato e lo si può fare iniziando da subito a presentare una politica che proponga linguaggi nuovi, iniziative differenziate, e che non si illuda di poterlo fare solo attraverso il web ma che sappia che occorre la fatica di essere presenti in tutte le situazioni nelle quali le persone si aggregano, vivono, lavorano - ha continuato l'ex assessore alla Cultura - Il candidato deve essere impegnato per tutto il tempo che ci separa dalle elezioni in una presenza costante sul territorio, non per chiedere voti ma per capire cosa porte tante persone a non votare. Occorre dare un volto diverso alla politica prima di tutto informando le persone su cosa è una Giunta, un Pgt, una delibera, su come funziona la politica locale e cosa può fare (e non può fare) un sindaco o un assessore".
"Costruiamo un programma attorno a due o tre punti forti"
"Per essere chiari: occorre che in primavera il centrosinistra individui una persona che dedichi il suo tempo ad educare alla politica, a spiegare persona per persona perché è importante votare e a partire da questa base poi costruire un programma attorno a due o tre punti forti e impattanti - ha concluso Mantegazza - Infine una parola per chi fraintendesse questo intervento: non so chi potrà essere quel candidato, l’unica cosa certa è che non sarò io, perché non ho la disponibilità di tempo per farlo: questo intervento è solamente una considerazione da cittadino ed elettore che spera in un cambiamento virtuoso della politica arcorese".