Avviato uno studio sulla D breve di Pedemontana
Un Ente esterno dovrà analizzare le ricadute sulla viabilità, in primis quella comunale
Uno studio, affidato ad un Ente esterno, che analizzi il sistema trasportistico che tenga conto di tutti gli effetti indotti sulla rete stradale esistente, con particolare riferimento a quella secondaria (provinciale e comunale): è la scelta presa dal Consiglio provinciale che ha discusso della tratta D breve di Pedemontana
La discussione sulla tratta D breve di Pedemontana
La seduta di giovedì del Consiglio provinciale è stata, soprattutto, animata dalla discussione sulla tratta D di Pedemontana.
“Ricordo che in seguito all’Assemblea dei Sindaci dello scorso febbraio e ai successivi tavoli territoriali di maggio, la Provincia ha assunto doverosamente l’onere di coordinare, su base provinciale, i comuni territorialmente coinvolti dal progetto (tratte B2/C/D) al fine ultimo di indicare al soggetto concedente e al soggetto concessionario eventuali e possibili ottimizzazioni dell’opera - ha rimarcato il presidente Luca Santambrogio - Continueremo pertanto a mantenere gli impegni presi, con tutti i mezzi e le risorse a disposizione, nelle relative sedi, ma non ritengo opportuno diffidare Regione Lombardia come da richiesta avanzata dal gruppo provinciale BrianzaReteComune”
L'iter del progetto
L’attività legata alle proposte di miglioramenti in fase di cantierizzazione del progetto definitivo approvato nel 2009, riapprovato ai fini espropriativi nel 2010 ed attualizzato al 2019 per alcuni aspetti tecnici, si è conclusa a fine giugno 2022. La Provincia di Monza e della Brianza, a luglio 2022, ha trasferito a Regione Lombardia e ad Autostrada Pedemontana Lombarda un lavoro di sintesi compiuto, compresa la relazione finale con le risultanze delle istanze formulate dai Comuni per la modifica ed ottimizzazione dell’intero tracciato, è oggi in attesa che pervengano valutazioni da parte degli uffici regionali.
Ma nel frattempo la discussione si è sempre più animata, con molti sindaci (in primis quelli del Vimercatese) sempre più battaglieri.
La Provincia, nel frattempo, in condivisione con le amministrazioni dei territori facenti parte della Tratta D del Sistema Viabilistico Pedemontano Lombardo (tratta tra l’altro non ancora finanziata), dal momento del ricevimento del progetto “studio di fattibilità tratta D” ha provveduto ad effettuare nuove valutazioni di natura tecnica legate alle ipotesi progettuali di tratta “D Breve” e alle sue ripercussioni sul territorio, con valutazioni trasportistiche e di impatto ambientale di ampia scala.
I dubbi
Sulla base dei dati ad oggi disponibili e ad un'analisi degli stessi, è emerso che la tratta “D breve” in relazione agli elementi paesaggistico-ambientali, è meno impattante rispetto al tracciato originario, ma dal punto di vista trasportistico sono emerse diverse carenze documentali ed analitiche. Proprio per questo motivo si è deciso di affidare ad Ente esterno un incarico specifico che, attraverso adeguate analisi tecnico-scientifiche, produrrà uno studio finalizzato ad ottenere idonee valutazioni per l’analisi del sistema trasportistico che tenga conto di tutti gli effetti indotti sulla rete stradale esistente, con particolare riferimento a quella secondaria (provinciale e comunale).
“Solo a valle di tali ulteriori valutazioni, a completamento di quelle già effettuate, la Provincia potrà esprimere, per quello che riguarda gli aspetti tecnici, valutazioni compiute di merito sulla variante “D breve” ed eventualmente a formulare ipotesi mirate o a valutare altre e diverse idee progettuali - ha concluso Santambrogio - Ovviamente, qualora necessario, si provvederà ad individuare tutti quegli interventi utili a migliorare il sistema della mobilità dell’est vimercatese con benefici per il territorio, anche in presenza di Pedemontana attiva”