Urbanistica

Carate, il Tar dice no alla Rsa vicino all'ospedale

La sentenza del Tribunale amministrativo per la Lombardia ha respinto anche la richiesta di risarcimento avanzata dalla proprietà al Comune.

Carate, il Tar dice no alla Rsa vicino all'ospedale
Pubblicato:
Aggiornato:

Bocciato il ricorso per la costruzione di una Rsa (Residenza sanitaria assistenziale) in zona ospedale a Carate Brianza avanzata dalla famiglia Barbiano di Belgiojoso, una delle più antiche famiglie dell’aristocrazia milanese, proprietaria in città di un ampio appezzamento di circa 10 mila quadrati in via Schweitzer proprio di fronte al presidio ospedaliero.

La previsione del Pgt di Carate Brianza

Secondo la quarta sezione del Tar (Tribunale amministrativo regionale) per la Lombardia che si è pronunciata proprio in settimana sul ricorso dei privati fu insomma una scelta «legittima» quella dell’Amministrazione guidata dall’allora sindaco del Partito democratico, Francesco Paoletti quando nel 2018, in fase di adozione della Variante generale al Piano di governo del territorio redatta dall’architetto Paolo Favole, venne deciso di non concedere la capacità edificatoria sul terreno (come invece aveva stabilito il contestatissimo Pgt del 2009), ma di redistribuire i «carichi» urbanistici prevedendo l’area come vincolata a verde privato con indice diffuso, lasciando alla famiglia la possibilità di commercializzare i diritti volumetrici vendendoli a potenziali acquirenti o trasferendoli altrove.

Una scelta definita dentro un’ottica di pianificazione che contemplasse per la zona attorno all’ospedale lo sviluppo di un corridoio verde in direzione del Parco della Valle del Lambro.
L’obbiettivo dei Barbiano di Belgiojoso (che di recente si sono peraltro visti respingere anche l’osservazione presentata alla nuova variante al Pgt approvata dal centrodestra a fine dicembre, ndr) era di riportare in auge la possibilità di realizzare un intervento in edilizia convenzionata già avanzato al Comune nel 2012 e, di fatto, «cancellato» poi dalla variante al Pgt approvata cinque anni fa dalla Giunta Paoletti che, come detto, aveva modificato la destinazione urbanistica degli appezzamenti - «trasformati» da edificabili a verde privato con indice diffuso - e sui quali la famiglia milanese aveva in animo di costruire una Rsa per degenti anziani.

La sentenza del Tribunale amministrativo

«Ponendo limiti all’edificabilità più stringenti di quelli posti dal vincolo paesaggistico sull’area le disposizioni regolatorie (del Comune, ndr) prevedono una disciplina del territorio coerente con gli interessi tutelati», si legge nella motivazione della sentenza del Tar della Lombardia, che ha richiamato un recente pronunciamento del 2021 del Consiglio di Stato per il quale «gli strumenti urbanistici comunali possono sempre disciplinare le aree vincolate» (come quella di via Schweitzer, ndr) «con previsioni che tutelino anche il profilo ambientale e paesaggistico in modo più favorevole».

Il giudice del Tribunale amministrativo lombardo ha rigettato contestualmente anche la conseguente richiesta di risarcimento danni avanzata dalla famiglia milanese nei confronti del Comune.

Seguici sui nostri canali
Necrologie