E' crisi?

Clamoroso ad Arcore: il Consiglio comunale boccia il bilancio e il piano triennale delle opere

Provvedimento bocciato con 8 voti favorevoli e 8 contrari. Decisivi i voti contrari di alcuni consiglieri di maggioranza.

Clamoroso ad Arcore: il Consiglio comunale boccia il bilancio e il piano triennale delle opere
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Sotto l'albero di Natale l'Esecutivo di Arcore di centrodestra guidato da Maurizio Bono  trova doni poco graditi che rischiano di mettere a repentaglio la sopravvivenza stessa della Giunta, aprendo di fatto una vera e propria crisi.

Ora è crisi

Acque sempre più agitate all'interno della maggioranza. Ieri sera, mercoledì 20 dicembre 2023, durante i lavori del Consiglio comunale, la maggioranza è andata sotto ben tre volte su altrettanti punti all'ordine del giorno. I più importanti riguardano il piano triennale delle opere pubbliche (8 voti favorevoli e 8 voti contrari) e il bilancio di previsione 2024/2026 ( in questo caso addirittura 8 favorevoli e 9 contrari). Consiglio che ha votato in maniera contraria anche sull'immediata eseguibilità della nota di aggiornamento al Documento unico di programmazione (Dup) per il triennio 2024/2026.

Situazione difficile in casa centrodestra

Voti contrari che, è bene sottolinearlo, non hanno conseguenze concrete nell'immediato per l'Esecutivo guidato da Bono (i provvedimenti andranno riprogrammati all'ordine del giorno in uno dei prossimi consigli comunali), ma fotografano una situazione politica davvero difficile per la maggioranza di centrodestra chiamata a ritrovare unità e dialogo al proprio interno per evitare una clamorosa sfiducia al sindaco e alla sua Giunta. A tal proposito non è escluso che nei prossimi giorni proprio le forze di minoranza (Pd, ImmaginArcore e Prospettiva Civica) possano presentare una mozione di sfiducia nei confronti della maggioranza.

Tre consiglieri di maggioranza hanno votato con l'opposizione

A turbare il  clima prenatalizio, tra le fila della maggioranza, ben tre voti contrari, manifestati non solo dai consiglieri di Fratelli d’Italia Fabio Varrecchia e Giovanni Timpano, fedelissimi dell’ex vicesindaco Pino Tozzi e in rotta da parecchio tempo con gli altri colleghi di maggioranza.

Un’altra spina nel fianco dell’Esecutivo, spuntata nelle ultime settimane, è quella rappresentata dal consigliere comunale Daniela Sperti, eletta nella civica "Viviamo Arcore", subentrata qualche mese fa alla dimissionaria Michela Meleleo.

Sperti e il milione di euro per piazza Pertini

Sperti, manager di un importante gruppo ospedaliero meneghino, durante il Consiglio comunale si è scagliata nuovamente contro l'Esecutivo riportando a galla la problematica riguardante l0 stanziamento di 1 milione di euro per la riqualificazione di piazza Pertini. Opera che la stessa Sperti ha più volte definito necessaria ma programmabile con un minor esborso di danaro da parte dell'Amministrazione comunale.

Ieri sera, nel lungo discorso in aula, a finire nel mirino di Speri, esponente di Viviamo Arcore,  sono finiti soprattutto il primo cittadino Maurizio Bono e il presidente del Consiglio comunale Laura Besana. Ricordiamo che già nell’Assise di un mese fa Sperti, pur votando favorevolmente ai provvedimenti all’ordine del giorno, aveva palesato i primi attriti sulla riqualificazione di piazza Pertini, giudicata "troppo onerosa".

Il duro attacco di Sperti

Prima dell'inizio dei lavori la consigliera ha preso la parola per annunciare quelle che sarebbero state le sue decisioni in occasione delle votazioni dei vari punti all'ordine del Giorno.

"Ritengo un insulto alla povertà lo spreco di danaro pubblico - ha sottolineato Sperti in aula  - La relazione dell'assessore al Bilancio Serenella Corbetta evidenzia che circa il 30% dei contribuenti arcoresi vive con meno di 1.000 euro al mese e un altro 30% deve farsi bastare circa 1.500 euro al mese. Non certo cifre da capogiro e che ben fanno comprendere il malcontento di molti cittadini nella decisione di questa amministrazione di destinare un milione di euro per riqualificare piazza Pertini. Il tentativo di un fattivo confronto, in maggioranza, purtroppo non ha sortito alcun effetto concreto. Durante il Consiglio del 28 novembre ho manifestato il mio disagio con l'astensione su alcuni punti all'ordine del giorno sperando che potesse servire da monito. E' difficile riporre la fiducia quando l'elemento centrale su cui si fondano le decisioni di questa amministrazione è l'egocentrismo individuale. E' difficile riporre la fiducia quando il sindaco della tua stessa lista  ti offende pubblicamente, accecato dal pregiudizio senza voler prima vedere le ragioni della tua scelta. E' difficile riporre la fiducia quando chi presiede il Consiglio comunale non si preoccupa di far rispettare gli accordi che vengono presi nelle riunioni di maggioranza. Non voglio fare di tutta un'erba un fascio ma l'individualismo, il pregiudizio e un po' di arroganza e supponenza sono costanti troppo presenti in questa amministrazione. Per questi motivi e con senso di responsabilità annuncio che stasera il mio voto sarà o di astensione o contrario su diversi ordini del giorno, pronta a mettermi a disposizione per lavorare diversamente".

 

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