Confini Asst brianzole: "Preoccupa la proroga al buio"
Il commento del consigliere regionale del Movimento 5 Stelle Marco Fumagalli.
Confini Asst brianzole: "Preoccupa la proroga al buio". Il commento del consigliere regionale del Movimento 5 Stelle Marco Fumagalli.
Confini Asst brianzole: "Preoccupa la proroga al buio"
Nulla da eccepire sulla decisione della Giunta regionale di far slittare la modifica dei confini delle Asst brianzole, che come abbiamo accennato era se non scontata perlomeno attesa. A preoccupare il consigliere regionale del Movimento 5 Stelle, il brugherese Marco Fumagalli è altro.
"La proroga - sottolinea - visto che in questi mesi si è stati assorbiti dall’emergenza Covid, può anche avere un senso. Quello che preoccupa è che questa proroga avviene al buio senza dare precise indicazioni organizzative. In primo luogo la Legge 23 del 2015 è ormai opinione comune che sia da rifare e una delle prime decisioni da prendere è sul mantenere in vita le Ats (Agenzie di tutela della salute) che sono dichiarate sperimentali dalla legge stessa".
A giudizio di Fumagalli "E’ molto probabile che questa forma organizzativa non abbia più senso e debba essere completamente cambiata con un accentramento delle competenza amministrative verso un’Agenzia regionale sul modello di quella del Veneto chiamata Azienda zero. Le competenze sanitarie residue dovrebbero essere affidate alle Asst, che ritornerebbero ad avere le competenze della vecchie Asl. A questo punto è evidente che un territorio come quello brianzolo debba avere una conformazione con 2 Asst Est e Ovest oltre che la presenza dell’Irccs (Istituto di ricovero e cura a carattere scientifico) San Gerardo, per il quale procede a Roma l’iter di approvazione.
"A questo punto Regione Lombardia dovrebbe finanziare lo sviluppo dell’ospedale di Desio, al fine di dare piena attuazione alla sua autonomia da Monza. Sebbene nella delibera del Piano di riordino della rete ospedaliera adottata sempre il 16 giugno 2020 siano state destinate alla Brianza risorse per una consistente cifra pari a circa 8 milioni (sui 225 milioni stanziati) non ci sono indicazioni organizzative. Nessuna strategia e nessun dibattito politico sulla sanità brianzola. Siamo sulla buona strada per ripetere gli errori fatti con la Legge regionale 23 del 2015 con la folle istituzione delle Ats e la ripartizione dei territori delle Asst completamente fuori dalla realtà".