"Dal Tar decisione giusta, Arcore ha finalmente bisogno di una casa di riposo"
L'ex sindaco Rosalba Colombo e l'ex assessore all'Urbanistica Roberto Mollica Bisci salutano con favore la decisione del Tar sulla rsa. Invece Roberto Sala (ImmaginArcore) invoca il buon senso
In alto i calici per "Borgo Lecco Iniziative", una doccia gelata, e per certi versi inaspettata, per l’associazione sportiva U.S. Casati e per tutti coloro che in questi anni hanno contrastato l’edificazione della casa di riposo davanti al palazzetto dello sport "Palaunimec" di via Edison, ad Arcore.
Lunedì è stata pubblicata la sentenza del Tribunale amministrativo con la quale è stato rigettato in toto il ricorso presentato dal sodalizio biancoverde contro il Comune e Borgo Lecco Iniziative. In poche parole il Tar ha dato il via libera alla realizzazione della struttura che "abbraccerà" il Palaunimec.
La soddisfazione dell'ex sindaco
Una decisione, quella del Tar, salutata in maniera favorevole dall'ex sindaco Rosalba Colombo e dal suo ex assessore all'Urbanistica Roberto Mollica Bisci.
"Sinceramente non avevo dubbi sulla legittimità dell'iter portato avanti dalla mia amministrazione comunale e il Tar ha confermato che tutto è stato portato avanti con rigore e rispetto delle regole urbanistiche - ha sottolineato Colombo - Sono 50 anni che la città
aspetta, con pieno diritto, una casa di riposo e io rivendico con orgoglio tutto quello che ho fatto per dotare la città di questa importante struttura. Forse in molti si dimenticano che stiamo parlando di un'area privata e sarà quest'ultimo a realizzare la rsa. Il progetto licenziato dalla mia amministrazione comunale è stato pensato per rispettare tutti i parametri rispetto a volumetrie, parcheggi e traffico. Ovviamente, in fase di progetto esecutivo, ci sarà sempre spazio per delle migliorie. Però, con i se e con i ma, con gli annunci strabilianti non si va da nessuna parte. Cosa ha bisogno Arcore? Cosa serve ai cittadini? Come coniugare sviluppo sociale, cultura, ambiente e futuro? Mi auguro che il privato possa attivare molto presto l'iter".
Mollica Bisci si toglie qualche sassolino dalle scarpe
"Sono veramente contento perchè finalmente si è chiarita una situazione al limite del paradossale - ha sottolineato soddisfatto Mollica Bisci - Io, da assessore, dal 2016 fino a fine legislatura, insieme al sindaco Colombo, al vicesindaco Del Campo e agli altri membri della Giunta ci siamo presi miliardi di insulti ed epiteti per questa vicenda. Ci hanno accusati di non aver fatto gli interessi degli arcoresi e della città. Invece per 5 anni abbiamo lavorato solo nell'interesse della città e anche il Tar lo ha certificato. Ho lavorato a stretto contatto con il funzionario Giorgio Favarato che è sempre stato molto scrupoloso e lui, fin da subito, ci aveva sempre detto di stare tranquilli perchè tutti gli atti che venivano adottati erano conformi al diritto. E così è stato: tutte le delibere sulla rsa erano inattaccabili e anche il Tar lo ha detto chiaramente. Anche l'allora segretario Vittorio Fortunato ci aveva dato consigli utili e preziosi per adottare un iter corretto. In questo momento tante persone, come quelle che avevano firmato il ricorso e quelle che avevano lavorato alle spalle dovrebbero farsi un esame di coscienza e un bel mea culpa. Ma tanto non lo faranno mai. Mi auguro che il cantiere possa partire il prima possibile. Sono davvero curioso di capire cosa potrà uscire dal vertice che il sindaco Bono vuole organizzare con il privato e Casati".
Il commento di Roberto Sala di ImmaginArcore
Anche Roberto Sala, anima di ImmaginArcore e del comitato che si è battuto contro la realizzazione della rsa davanti al Palaunimec.
"Personalmente ho sempre privilegiato le scelte politico-amministrative e ritenuto che la via giudiziaria debba essere l'ultima strada da percorrere - ha commentato Sala - Ebbene la Rsa proposta dal privato insiste su una collocazione inadeguata, con l'Amministrazione Comunale precedente che non ha saputo avanzare con forza una propria idea in merito al luogo e ai bisogni della comunità I benefici per la comunità stessa, in termini di pubblica utilità, sono dunque ridotti (anche in confronto ai profitti del privato), come già illustrato in passato, e non rispondono alle reali aspettative delle famiglie che devono ricoverare un proprio caro in una struttura, che, per altro, si presenta più come un luogo per andare a morire, piuttosto che per vivere degnamente il periodo finale della vita . Ai cittadini è stato impedito dalla amministrazione guidata da Rosalba Colombo di pronunciarsi attraverso un referendum".
"Non ammessi godimenti postumi per la sentenza"
Secondo Sala la collocazione della struttura toglie per sempre spazi ad eventuali insediamenti di natura sportiva.
"È mancata una visione capace di inquadrare una RSA in un progetto complesso e più attuale di assistenza agli anziani, nella quale devono trovare posto anche borghi protetti e altro - ha continuato Sala - Le scelte di chi amministrava all'epoca sulla RSA hanno contribuito in maniera importante alla sconfitta del Centrosinistra, in quanto l'opera è stata contrastato da gran parte dei cittadini. Non ammessi perciò godimenti postumi per la sentenza. I passi decisivi li deve compiere l'Amministrazione Comunale ora in carica, aprendo un tavolo di confronto col privato che intend realizzare l'opera. Cosa non facile. Penso ancora che sia utile spostare la collocazione dell'opera e inserirla in un progetto più ampio di assistenza locale all'interno del qualei potrebbe intervenire vantaggiosamente per tutte le parti l'operatore privato".