Arcore

Ecco le ipotesi del sindaco Bono sul futuro utilizzo dell'ex asilo San Giuseppe

Un'ala dello storico edificio verrà data in gestione al Comune che potrebbe trasferire gli uffici dei Servizi sociali oppure dare vita ad asilo per bimbi con difficoltà psicomotorie

Ecco le ipotesi del sindaco Bono sul futuro utilizzo dell'ex asilo San Giuseppe
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Lasciate alle spalle le ferie estive, è tempo di rimettersi al lavoro per la Giunta di centrodestra guidata da Maurizio Bono. E una delle prime questioni da sistemare è sicuramente l’acquisto dell’ex asilo San Giuseppe di via Tomaselli.

Le basi per l’operazione sono già state gettate prima delle ferie, ma ora bisogna perfezionare l’accordo tra le parti.

Accordo tra Comune e curatore fallimentare da trovare entro il 20 settembre

L’incontro tra il sindaco e il curatore fallimentare Lucia Arizzi c’è già stato nelle scorse settimane ed ora le parti si sono date una ventina di giorni di tempo per trovare la quadra e perfezionare la compravendita dell’immobile.
Ricordiamo che l’asta dello scorso luglio per la vendita del vecchio asilo da parte della curatela è andata deserta. La base era di oltre 2,9 milioni di euro ma l'offerta minima doveva essere di almeno 2,6 milioni di euro. Sulla scrivania del curatore non è pervenuta alcuna offerta.

Ma vi è di più infatti quest’ultimo, a seguito della mancanza di interesse per l’immobile, nelle scorse settimane aveva inviato una missiva al sindaco Bono dichiarandosi disponibile a valutare l’offerta avanzata dall’Amministrazione comunale arcorese per acquisire i locali.

Un'ala della struttura verrà destinata al Comune

Un punto fondamentale della questione che sta molto a cuore dell’Amministrazione comunale riguarda il discorso dell’asilo.

"Noi con Ats siamo stati chiari fin da subito: se dovesse andare in porto l’operazione l’immobile verrebbe dato in uso a Regione ed Ats che la trasformerebbero in casa di comunità dopo ovviamente i lavori di ristrutturazione che ammontano a circa 8 milioni di euro - ha continuato Bono - Però loro dovrebbero dare in disponibilità al Comune circa 500/1000 metri quadrati dello stabile di via Tomaselli, ovvero un’ala dell’immobile che noi potremo usare per qualsiasi scopo. In queste settimane stiamo facendo dei ragionamenti. Stiamo pensando a come sfruttare questo spazio e, attualmente, abbiamo due ipotesi in campo. La prima potrebbe riguardare il trasferimento in via Tomaselli degli uffici dei Servizi sociali (che si trovano attualmente in via Abate d’Adda, ndr), in maniera da ubicarli vicini alla casa di comunità. Ben più stuzzicante e interessante la seconda ipotesi, ovvero la possibilità di dare vita ad un asilo in collaborazione con Ats, Regione e università. In pratica si tratterebbe di un asilo che accoglierebbe da un lato i piccoli con difficoltà psicomotorie e dall’altra i docenti universitari che a loro volta formerebbero i giovani universitari. Sfruttando l’idea dell’asilo daremmo anche continuità al lascito della famiglia Tomaselli. Ci tengo subito a mettere in chiaro che non è nostra intenzione dare vita ad un asilo ghetto, ci mancherebbe. Però potrebbe essere una formidabile opportunità per venire incontro alle famiglie e al mondo della formazione e della ricerca".

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