Raccolta firme

+Europa in piazza per il referendum sulla cittadinanza

Dopo la partecipazione al Pride di Seregno, il gruppo brianzolo di +Europa sarà nuovamente in piazza sabato 28 e domenica 29 settembre sia a Monza che a Vimercate

+Europa in piazza per il referendum sulla cittadinanza
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Anche in Brianza, come nel resto d’Italia, +Europa si mobilita per la raccolta firme per il “Referendum Cittadinanza” (www.referendumcittadinanza.it), che prevede l’abbassamento da 10 a 5 degli anni di permanenza legale in Italia richiesti agli extracomunitari per poter chiedere la cittadinanza italiana e trasmetterla a figlie e figli minorenni.

+Europa in piazza per il referendum sulla cittadinanza

Dopo i tavoli di questo fine settimana al Pride di Seregno e a Monza, il gruppo brianzolo di +Europa sarà nuovamente in piazza sabato 28 e domenica 29 settembre sia a Monza che a Vimercate con dei tavoli che vedranno anche il sostegno di militanti del Partito Democratico e di altre forze del Centrosinistra.

Presso i tavoli sarà possibile firmare il quesito referendario inquadrando un semplice QR code. La raccolta firme infatti si svolge esclusivamente online sulla piattaforma ministeriale, recentemente attivata grazie all’iniziativa dell'On. Magi, che consente la sottoscrizione in pochi secondi tramite SPID o Carta d’Identità Elettronica.
L’obiettivo dei promotori è di raggiungere 500.000 firme entro fine settembre per poter indire il referendum nel 2025.

Tra gli amministratori brianzoli, sottolineano i referenti di + Europa, finora hanno confermato di aver sottoscritto il referendum i sindaci Alberto Rossi (Seregno) e Massimiliano Occa (Ceriano Laghetto), gli assessori Matteo Dosso (Sulbiate), Savina Frontino (Nova Milanese) e Thomas Nisi (Ceriano Laghetto), il consigliere provinciale Vincenzo Di Paolo e i consiglieri comunali Paolo Piffer (Monza) e Francesca Tornaghi (Usmate Velate).

“La recente bocciatura in Parlamento di un disegno di legge sullo Ius Scholae dimostra che con questa maggioranza qualsiasi tentativo di modificare la legge sulla cittadinanza è destinato a fallire”, commenta il coordinatore di +Europa Monza, Giulio Guastini. “Il referendum rimane quindi l’unica strada percorribile”.

“Riconoscere la possibilità di chiedere la cittadinanza a coloro che già da anni lavorano e pagano le tasse in Italia è non solo una questione di giustizia, ma anche una necessità per la nostra economia: secondo dati OCSE, lo squilibrio demografico rischia di portare l’Italia ad avere nel 2050 più cittadini inattivi che lavoratori, con tutto ciò che ne consegue per servizi come sanità e pensioni. Per non parlare dei ragazzi cresciuti in Italia che, senza la cittadinanza, non possono viaggiare liberamente per esempio per partecipare a un percorso formativo all’estero o per rappresentare l’Italia nelle competizioni sportive.”

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