Economia e Covid

"I fotografi con partita Iva chiedono date certe per tornare a lavorare"

Al loro fianco gli esponenti provinciali di Fratelli d'Italia Monza e Brianza.

"I fotografi con partita Iva chiedono date certe per tornare a lavorare"
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"I fotografi con partita Iva chiedono date certe per tornare a lavorare". Al loro fianco gli esponenti provinciali di Fratelli d'Italia, a partire dal coordinatore provinciale Rosario Mancino.

"I fotografi con partita Iva chiedono date certe per tornare a lavorare"

"Le partite Iva dei fotografi - sottolinea Fratelli d'Italia in una nota - sono a rischio chiusura.  Occorre dare date certe per riapertura. Sono piccoli imprenditori le cui attività sono in buona parte stagionali e legate alla ripresa delle cerimonie – matrimoni, battesimi e comunioni – per ora rinviate a data da destinarsi”.

Un settore che ogni anno fatturava oltre 800 milioni di euro in Lombardia, grazie al “wedding”, che spesso rappresenta la parte esclusiva o comunque preponderante della loro attività.

"Il vero paradosso - proseguono gli esponenti di Fratelli d'Italia - è che l’attività del fotografo non è mai stata ufficialmente fermata: nessun Dpcm o decreto regionale ha disposto la chiusura degli studi fotografici. Una circostanza, questa, che ha anche escluso la categoria dalla prima fase dei ristori e che – in assenza di matrimoni o di qualsiasi altro genere di cerimonie vietate per legge – li ha messi nella condizione di dover chiudere ugualmente i propri studi, in quanto totalmente privi di clienti.

"Ogni fotografo che si occupa di matrimoni (almeno il 90% della categoria, se consideriamo i professionisti che lo fanno in via esclusiva e quelli che lo fanno in maniera preponderante rispetto ad altre attività) si è trovato a dover pagare le spese di mantenimento della struttura (affitti e utenze), tasse e contributi previdenziali senza poter beneficiare di nessun aiuto a parte – per chi ne ha beneficiato – il bonus governativo di 600 euro, una cifra davvero irrisoria che nel migliore dei casi non arriva a coprire nemmeno la metà dell’affitto mensile di un locale.

"A tutto questo si aggiunga - dichiara il presidente provinciale di Fratelli d’Italia, Rosario Mancino, che ha visitato gli studi fotografici a Monza insieme a Francesca Giarmoleo e al consigliere regionale Federico Romani (nella foto) - che un fotografo che si occupa di matrimoni si avvale della collaborazione di almeno tre o quattro persone, ora senza lavoro. Un intero comparto messo in ginocchio dalla crisi ad oggi tagliato fuori da qualsiasi pianificazione sulla ripresa delle attività".

"Non lavoreremo sino alla prossima primavera"

Barbieri e parrucchieri, altro settore che ha pagato le chiusure imposte, riprenderanno a lavorare. I fotografi non si sa. “Con la sospensione di tutte le cerimonie fino a data da destinarsi - denunciano i fotografi - non lavoreremo almeno fino alla prossima primavera. E’ un disastro annunciato”.

“Servono soluzioni per ripartire al più presto per riavviare le attività, prima che migliaia di persone siano costrette a chiudere in massa le Partite Iva", hanno concluso gli esponenti brianzoli di Fratelli d'Italia.

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