Divorzio

La Lega di Carate perde un pezzo: Davide Terruzzi lascia il partito

L'annuncio in Aula: il giovane consigliere del Carroccio siederà come indipendente. La delusione dopo il siluramento a giugno dell'ex assessore Alessandro Terraneo.

La Lega di Carate perde un pezzo: Davide Terruzzi lascia il partito
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La Lega di Carate Brianza perde un pezzo in Consiglio comunale.

Carate, l'annuncio in Aula

Davide Terruzzi, il più giovane dei consiglieri della Lega in Aula, ha lasciato il partito: "Diversità di vedute", ha detto nella comunicazione in apertura della seduta di Consiglio comunale convocata ieri sera, giovedì 16 dicembre. Terruzzi, 21 anni, siederà come indipendente garantendo, comunque, piena fiducia al sindaco.

L'annuncio del consigliere è arrivato con una comunicazione all'inizio del Consiglio.

"Da diverso tempo mi trovo in una situazione di disagio all'interno del gruppo a cui appartengo - ha detto Terruzzi - Ed è una situazione che non è riconducibile ad una normale dialettica all'interno del gruppo stesso, ma una diversità di vedute e scelte da me non condivise. Quindi per queste motivazioni da questa sera dichiaro ufficialmente la mia indipendenza. Onde evitare qualsiasi tipo di strumentalizzazione tengo anche a precisare che sono fiero di appartenere a questa maggioranza e, allo stesso tempo, ribadisco pieno appoggio e immutata fiducia al sindaco".

Con l'uscita di Davide Terruzzi, scendono così da 5 a 4 i consiglieri della Lega in Aula. Oltre al Presidente del Consiglio comunale, Maurizio Schena, rimangono infatti i consiglieri Alessia Scotti (capogruppo), Gaia Torrente e Fausto Giacinto Mino dei Molinari.

La delusione per il siluramento dell'ex assessore

All'origine della decisione di Terruzzi una posizione da subito non condivisa sulla scelta del direttivo di allontanare e far dimettere l'assessore Alessandro Terraneo. Il giovane consigliere comunale era stato l'unico a dire  no alla sfiducia nei confronti dell'ex delegato ai Lavori pubblici.

Alessandro Terraneo

In un'intervista al Giornale di Carate a inizio giugno, Terruzzi aveva spiegato le ragioni del suo dissenso.

«Non ci sto e non voglio essere confuso con persone senza cuore né onore...», aveva detto. Classe 1999, alla sua prima esperienza politica, Terruzzi aveva condiviso i valori della Lega scegliendo di candidarsi alle ultime amministrative e riuscendo alla fine a spuntare un posto in Consiglio comunale grazie all’exploit di consensi ottenuti in città dal movimento di Matteo Salvini, che con il 22,69%, nel giugno 2018, portò in Aula ben cinque rappresentanti consiglieri.

«Il mio futuro impegno politico non sarà di certo più qui dentro - aveva detto - Sono deluso, molto deluso. Per me non c’è errore più grande che questa maggioranza possa compiere di quello di “silurare” quell’assessore che c’è sempre stato per i cittadini; Terraneo c’è sempre stato non per farsi pubblicità con opere dalla dubbia utilità, per prendersi medaglie, per mettersi in bella mostra sui giornali o per far sistemare i marciapiedi sotto casa. Qui si parla di un assessore con la A maiuscola che, pur con i limiti che abbiamo tutti, ma in silenzio e con solerzia e passione ha lavorato in questi tre anni per le necessità reali dei cittadini, scendendo in prima linea in mille occasioni per adoperarsi a sistemare tutte quelle cose che noi tutti i giorni passando per le strade della nostra città vediamo in ordine e ben fatte. Perdere Alessandro Terraneo vorrà dire adeguarsi all’ennesima figura di assessore che, magari, con tutta probabilità, farà “andare la lingua più veloce delle mani”. Non in tanti hanno il coraggio di dire ciò che pensano realmente - aveva concluso il consigliere Terruzzi - ma io sinceramente, arrivato a questo punto, preferisco non tradire me stesso piuttosto che “fare buon viso a cattivo gioco».

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