L'area Chiesuola Mulini di Canonica sarà sistemata
Adottato in Consiglio comunale il Piano di recupero della zona tra le perplessità dell'opposizione.
Recupero di volumetria a fini ricettivi e commerciali nell’area della Chiesuola di Sant’Eurosia a Canonica, frazione di Triuggio. Non solo. Abbattimento di volumetria dismessa nella zona poco più a Sud dei mulini, adiacente al fiume Lambro, previa parziale compensazione da recupero di volume e cessione al pubblico del parcheggio limitrofo oltre la strada Provinciale.
Il recupero dell'area della Chiesuola
Questo il succo del Piano attuativo di recupero in variante al Piano di governo del territorio vigente, adottato in Consiglio comunale con il voto favorevole della maggioranza di centrosinistra e l’astensione delle opposizioni. Ci sono volute due ore per varare l’intervento urbanistico illustrato dall’architetto Ambrogio Erba, responsabile del settore gestione del territorio del Municipio.
"In dettaglio il Piano, presentato dal proprietario privato delle due zone, prevede il recupero nell’area della chiesuola di 922 metri cubi demoliti nella zona dei mulini con un ripristino volumetrico pari a 960 metri quadrati destinati a superficie ricettiva e 150 metri quadrati di superficie commerciale nell’area della chiesuola; nell’area dei mulini invece il recupero volumetrico residenziale sarà di 6.800 metri cubi, compensato dall’abbattimento di volumi pregressi degradati e non recuperabili – salvo un’unità che verrà mantenuta su indicazione della Soprintendenza per il valore testimoniale, probabilmente si tratta di un antico lavatoio – e della cessione del parcheggio adiacente situato oltre la Provinciale» ha spiegato l’architetto.
L'obiettivo del sindaco
L’operazione frutterà alle casse comunali, oltre alla proprietà del parcheggio, oneri di urbanizzazione per 87mila euro. Sentiti i dettagli, la discussione si è incentrata sul profilo pubblico piuttosto che privato, a seconda dei diversi punti di vista politici, dell’intervento.
«Il nostro obiettivo era dare impulso ad un progetto da tempo sulla carta di modo da poter creare le condizioni amministrative per poter avviare l’intervento, compatibilmente con gli intenti della proprietà, necessario per mettere mano a zone di pregio interessate però dalla presenza di vecchi volumi degradati e non più recuperabili» ha spiegato il sindaco di Triuggio, Pietro Cicardi, ponendo l’accento sulla priorità di varare il Piano per porre le basi del futuro recupero.
Poi Cicardi ha rivendicato le «garanzie» ottenute dall’Amministrazione riguardo alla chiesuola e alla scalinata di accesso, che rimarrà di proprietà privata ma sarà vincolata «a future opzioni di recupero nell’interesse del territorio che coinvolgeranno anche l’Amministrazione comunale» come ha scandito.
Un Piano che non convince l'opposizione
Senza però convincere le minoranze. «La bozza di convenzione prevede l’utilizzo promiscuo della sola scalinata di accesso, nessun vincolo è previsto sulla chiesuola. Siamo soddisfatti perché qualcosa si muove, non enfatizzeremmo tuttavia un profilo pubblico dell’intervento che ci pare inesistente in un contesto di proprietà privata delle aree, rileviamo inoltre l’assenza di integrazione del progetto con la realtà della frazione nella quale si inserisce» ha detto il capogruppo della minoranza di Tradizione e futuro, Giuseppe Perego. «Ci siamo concentrati sull’avvio del recupero degli spazi, non sull’alzare il tiro con la proprietà per magari poi non vedere neppure l’inizio dell’intervento» ha insistito Cicardi.
«Alcuni di noi avrebbero voluto ottenere la proprietà pubblica della chiesuola, abbiamo fatto un tentativo ma i proprietari si sono opposti con forza» ha aggiunto l’assessore all’Urbanistica, Federica Colombo, prima che l’Aula varasse il Piano attuativo con l’assenso della maggioranza e l’astensione del centrodestra.
Il servizio completo è pubblicato anche sul Giornale di Carate in edicola da martedì 5 settembre 2023.