Bagarre a Lissone

Le minoranze "imbavagliate" hanno scritto al Prefetto di Monza

I gruppi di opposizione, dopo il varo del nuovo (restrittivo) regolamento, hanno informato Patrizia Palmisani

Le minoranze "imbavagliate" hanno scritto al Prefetto di Monza
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Le minoranze "imbavagliate" in Consiglio comunale a Lissone hanno preso carta e penna e hanno fatto sentire la loro voce fino al Palazzo del Governo di Monza.

Minoranze scrivono al Prefetto

Le minoranze non parteciperanno più ai lavori del Consiglio comunale e delle Commissioni e per questo il Listone ha deciso di prendere carta e penna e informare direttamente il Prefetto di Monza e Brianza Patrizia Palmisani.

Sono state illustrate le modifiche effettuate al regolamento e in particolare quelle relative al taglio dei tempi dedicati alle Comunicazioni, sottolineando anche il fatto che, in ciascuna sessione, potrà intervenire solo uno dei nostri due consiglieri. Inoltre, durante le operazioni di voto del nuovo regolamento, i 50 emendamenti presentati dalla minoranza non sono stati neppure letti, ma votati identificandoli solo con un numero.

Hanno spiegato Concetta Monguzzi e Marino Nava del Listone.

Dopo la bocciatura degli emendamenti

Una posizione forte che è stata abbracciata da tutti i gruppi di minoranza, nessuno escluso.

Gli stessi gruppi hanno anche dato il via a una petizione tra i cittadini con lo scopo di annullare la delibera e aprire un tavolo di confronto.

Inutili i tentativi di dialogo e mediazione, ha prevalso la forza dei numeri e gli emendamenti sono stati tutti bocciati, dando la netta impressione che il voto fosse stato già concordato e ben indicato dalla sindaca e dal presidente del Consiglio - hanno aggiunto - Secondo noi, era giusto e doveroso informare l’Istituzione che è a noi più vicina di quanto accaduto e della decisione di non partecipare ai prossimi Consigli e riunioni. E questo andava fatto prima di intraprendere altre iniziative alle quali si sta già pensando.

Poi l’ultima stoccata è stata rivolta proprio al sindaco Laura Borella: «Ha già liquidato come “esagerata” la nostra reazione e questo ci fa supporre che, con noi o senza di noi, lei andrà diritta per la sua strada. Non arretrerà di un passo, anche a costo di perdere due consiglieri di maggioranza».

Ora la palla passa nelle mani del presidente del Consiglio comunale Roberto Perego per cercare di trovare una soluzione "diplomatica" a una questione squisitamente politica.

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