La bagarre a Lissone

Tagliati i minuti ai consiglieri comunali, le minoranze: "Muore la democrazia"

Le opposizioni non ci stanno e sbottano: "Ci volete mettere il bavaglio, questa è solo una censura"

Tagliati i minuti ai consiglieri comunali, le minoranze: "Muore la democrazia"
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A Lissone sono stati tagliati i minuti e gli spazi destinati ai consiglieri comunali durante le comunicazioni in Aula. Insorgono le opposizioni.

Tagliati minuti e tempi, minoranze imbufalite

Ieri sera, durante una seduta fiume del Consiglio comunale (durata praticamente cinque ore ininterrotte), è stato varato il nuovo regolamento che disciplina le attività del Parlamentino.

Molte le novità introdotte: da alcuni adeguamenti al Testo unico sugli enti locali, fino alla regolamentazione delle sedute "miste" (con alcuni consiglieri collegati da casa e la gran parte regolarmente presenti in Aula).

Ma il dibattito più acceso è stato quello legato alle nuove tempistiche per gli interventi di gruppi e consiglieri comunali.

Il nodo delle "comunicazioni"

Il nuovo testo, infatti, prevede che le comunicazioni preliminari (uno spazio diretto a disposizione degli eletti per "comunicare" le segnalazioni che arrivano direttamente dai cittadini o commentare avvenimenti politici e rilevanti) siano drasticamente ridimensionate.

Potrà parlare un solo consigliere comunale per gruppo. Questo perchè spesso le comunicazioni portano l'inizio dei lavori del Consiglio comunale ben oltre le 23. Una scelta per ottimizzare i tempi e l'efficienza dei lavori del nostro Consiglio.

Ha spiegato il sindaco Laura Borella, introducendo le modifiche.

Minoranze sull'Aventino

Molto critiche tutte le minoranze di Centrosinistra e Prima Lissone che non le hanno mandate a dire, criticando quella che hanno bollato come "censura e bavaglio nei confronti di tutti i consiglieri".

Lissone tempi tagliati ai consiglieri
Lissone, la "carta funebre" pubblicata dalla civica Prima Lissone

Dura la presa di posizione della lista Prima Lissone, rappresentata in Aula dall'ex sindaco padano Fabio Meroni (espulso dal Consiglio dopo un acceso battibecco tra lui, il presidente del Consiglio Roberto Perego e il leghista Davide Scotti).

Gli ex leghisti oggi, giovedì, hanno infatti pubblicato una "carta funebre" per criticare la scelta di dimezzare i tempi del dibattito.

Con le minoranze hanno votato e non è la prima volta - anche Daniele Fossati (Lissone in movimento) e Omar Foligno (Gruppo misto) entrambi, tecnicamente, ancora tra le fila della maggioranza.

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