L'intervista al riconfermatissimo segretario cittadino di Forza Italia
«Senza limiti di mandato, ricandiderei il sindaco... Camesasca “fuori gioco”? Ha deciso lei di lasciare»

Ex socialista di formazione, ma democristianamente «misurato» quando viene «stuzzicato». Domenico Giannini, 82 anni, ha accettato di incontrarci per una chiacchierata dopo la sua riconferma a segretario cittadino di Forza Italia per i prossimi tre anni. Il lessico però non è scontato, ma è quello di un navigatore che, da tanti anni, sa calcolare scientificamente «le rotte»...
L'ntervista al riconfermatissimo segretario cittadino di Forza Italia
Sabato l'altro il congresso l'ha rivoluta fortemente alla guida del partito. Lo ha ammesso anche lei, nella sua mozione, «nonostante l'anzianità anagrafica»... Mi permetta due domande. Chi glielo ha fatto fare? E, come dice qualcuno, non era il caso di «lasciare spazio a qualcuno di più fresco e giovane»?
Ho accettato di restare in campo per un semplice motivo: la mia disponibilità al servizio del partito dettata dalla passione e, di conseguenza, l'impegno per la comunità. In merito alla scelta di una figura "più fresca e giovane", il partito ha fatto le opportune valutazioni e ha giudicato positivamente il mio impegno di questi anni, con particolare riguardo al consenso e anche al rinnovamento del gruppo con l'inserimento di persone qualificate e competenti ai vari livelli. Il compito che mi attende non è facile e lavorerò per l'ulteriore crescita del partito e di una classe dirigente sempre più preparata.
Forza Italia a Carate è riuscita a riconquistarsi una bella credibilità nell'elettorato. Alle Comunali del 2023 è stata il primo partito del Centrodestra sfiorando il 20 per cento. Non se l'aspettava nessuno... Oggi contate due assessori e quattro consiglieri in Aula. C'è «altro» dentro questo risultato o è tutto merito dello straordinario traino di un sindaco di successo come Luca Veggian?
Forza Italia, nel 2023, si è presentata alle elezioni con un grande bagaglio di promesse mantenute e opere realizzate nel corso del mandato 2018-2023 sempre a guida Luca Veggian. Nel 2023 gli elettori hanno giudicato molto positivamente e premiato il lavoro svolto precedentemente ed accolto con fiducia il nuovo programma elettorale proposto dalla coalizione. Certamente dietro questo straordinario risultato c'è il grande impegno di una squadra coesa, capace, sempre pronta ad accogliere nuove sfide e sapientemente guidata dal sindaco Luca Veggian che gode di una fiducia molto radicata tra la cittadinanza, come ampiamente dimostrato avendo raccolto oltre il 75% dei consensi.
A proposito di Luca Veggian. Chi dopo di lui? Forza Italia ha già nomi da spendere per lanciare il suo successore alla guida della città o a Carate Brianza potremmo avere magari anche un sindaco di un'altra forza di centrodestra?
Alla fine del mandato mancano oltre due anni e, come tutti sanno, in politica è praticamente impossibile, se non sbagliato, avanzare proposte di candidatura con largo anticipo. A Carate Brianza, visti gli ottimi risultati, lavoreremo comunque per dare continuità alla coalizione di centrodestra aperta alle liste civiche. Mi permette una battuta? Se non ci fosse il limite di mandato dei sindaci, Luca Veggian sarebbe il candidato ideale a succedere a se stesso... (sorride)
Riavvolgiamo per un momento il nastro. Siamo a quasi metà del secondo mandato Veggian. Si è lavorato parecchio, ma si è dovuto fare anche i conti con momenti delicati. Due assessori (Alessandro Terraneo della Lega e Cristina Camesasca di Siamo Carate) hanno lasciato dimettendosi; un’altra - Eleonora Frigerio - è stata sfiduciata. Da coordinatore di partito come li ha vissuti?
Per me e per Forza Italia sono stati momenti molto sofferti, sia dal punto di vista politico che umano. Vicende di questo tipo non sono nuove in politica, ma l'esperienza insegna a guardare sempre avanti e che nulla è scontato. Le scelte personali devono sempre essere rispettate e le fratture politiche si possono ricomporre...
Alessandro Terraneo, al momento, è uscito di scena senza strappi, in punta di piedi, e sembra aver chiuso definitivamente con la politica. L'avvocato Frigerio invece è diventata punto di riferimento di un partito con il quale siete al governo e con il quale vi confrontate quotidianamente. Potrebbe essere così anche con l’ex vicesindaco Cristina Camesasca? O il fatto che se ne sia andata dimettendosi all’improvviso e sbattendo la porta la «mette automaticamente fuori gioco» per le prossime elezioni?
Considerato che l’uscita di scena è stata una decisione prettamente personale, penso che a questa domanda solo l’interessata possa rispondere...