Monza

Non passa la richiesta dell'opposizione, il presidente del Consiglio resta al suo posto

Parte della minoranza aveva chiesto la sua testa per il mancato ritorno in aula delle sedute.

Non passa la richiesta dell'opposizione, il presidente del Consiglio resta al suo posto
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Nella seduta di ieri sera, giovedì, maggioranza compatta nel sostenere il presidente del Consiglio comunale Filippo Carati. 

Carati resta presidente del Consiglio comunale

Filippo Carati, presidente del Consiglio comunale monzese rimane al suo posto. Non è infatti passata la proposta avanzata dall'opposizione di revocare il presidente. Una proposta sottoscritta da 11 consiglieri che, però, non ha trovato terreno fertile durante il Consiglio comunale che si è espresso con 11 voti a favore della revoca, 21 voti contrari, espressi dagli esponenti della maggioranza più i consiglieri di minoranza Paolo Piffer e Danilo Sindoni, e un solo astenuto, lo stesso Filippo Carati.   La votazione che ha confermato Carati al suo posto è arrivata alla fine di una seduta fiume durata oltre cinque ore guidata dal consigliere anziano Paolo Pilotto.

Nel mirino per il mancato ritorno in aula delle sedute consiliari

L'operato di Carati era finito nel mirino dell'opposizione soprattutto per il mancato ritorno in aula delle sedute consiliari dopo la fase più acuta dell'emergenza sanitaria. Una possibilità chiesta dalle minoranze fin da gennaio quando diversi consiglieri avevano chiesto a Carati di attivarsi e adottare le misure necessarie per consentire la ripresa dei lavori in aula. Primo firmatario della proposta è stato l'esponente dem Egidio Riva    

"In questi mesi tutte le richieste dei consiglieri sono state disattese - ha osservato - Quando bastava organizzarsi per tempo per disporre spazi, attrezzature e personale. Andiamo su Marte e il Consiglio comunale di Monza non è capace di trovare sistemi per svolgere al meglio i Consigli in distanza. A qualcuno fa comodo la distanza che mortifica e impoverisce il dibattito".

Contro la revoca del presidente si è espresso invece il leader del gruppo di  minoranza "Civicamente", Paolo Piffer.

"Perché abbiamo votato contro? - ha osservato Piffer - Siamo forse soddisfatti di come sia stata gestita l'aula in questi mesi di emergenza sanitaria? Assolutamente no. Saremmo già dovuti tornare in presenza come hanno fatto in molti altri Comuni. Ci siamo sempre sentiti ascoltati e rispettati durante le capigruppo? Proprio no. Ma queste sono tutte responsabilità politiche che non si possono attribuire solo al presidente Carati. E' il sistema a essere viziato perché i partiti lo hanno incancrenito. A Monza chi vince le elezioni  fa quello che vuole. E' sempre stato così, anche quando governavano quelli che oggi hanno presentato la mozione cdi sfiducia. Serve un cambiamento radicale che non può passare da un documento presentato da un singolo partito, è necessario il voto dei cittadini, saranno loro a giudicare, e a Monza manca davvero poco. Noi non vediamo l'ora".

"Garantire funzioni controllo e indirizzo"

Nel corso della serata è intervenuto anche lo stesso Carati che ha sottolineato le difficoltà incontrate  a causa dell'emergenza sanitaria.

"Il Covid ci ha investito tutti come un treno in corso - ha osservato - Abbiamo trovato la soluzione per garantire il corretto svolgimento delle sedute del Consiglio e delle commissioni e abbiamo lavorato per trovare risposte e garantire le funzioni di controllo e indirizzo. Non è facile gestire il Consiglio in aula, è ancor più difficile on line ma ci siamo riusciti. Da domani torneremo a occuparci delle esigenze dei cittadini, da parte mia senza rancori".

 

 

 

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