Polemica

Nova Milanese, la Lega post Consiglio: "Sgarbo istituzionale"

Criticata la decisione della maggioranza di tenere anche la vicepresidenza.

Nova Milanese, la Lega post Consiglio: "Sgarbo istituzionale"
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Primi screzi a Nova Milanese con la Lega che critica la decisione della maggioranza di non lasciare la vicepresidenza del Consiglio ad un componente dell'opposizione.

La Lega non ci sta

Venerdì 16 si è svolto nell'aula consiliare di via Zara il primo Consiglio comunale del nuovo corso targato Fabrizio Pagani. Presidente del Consiglio comunale è stato nominato Orazio Frattaruolo (Pd), mentre come vice è stato scelto Aurelio Tagliabue (Vivere Nova), entrambi consiglieri di maggioranza. Una scelta che non è piaciuta all'opposizione e in particolare alla Lega. Così Elena Maggi, candidato sindaco del Centrodestra:

“Auguriamo buon lavoro agli eletti, ma resta una decisione che stona con le consuetudini della cortesia politica: la vicepresidenza del Consiglio è ovunque prerogativa dell’opposizione e la sua concessione è gesto riconosciuto di approccio cooperativo all’attività consiliare. La maggioranza si è accaparrata tutti i ruoli, per il futuro auspichiamo di incontrare più collaborazione e meno arroganza".

Brambilla: "Sgarbo sgradevole"

Anche l'altra consigliera leghista Francesca Brambilla non ha nascosto la propria delusione, criticando la decisione della maggioranza, specie per il fatto che l'opposizione, come nome per la presidenza, aveva proposto proprio Aurelio Tagliabue.

""La sinistra novese si è resa protagonista di uno sgradevole sgarbo istituzionale per una figura dalla rilevanza sostanzialmente formale. Ci aspettavamo questo riconoscimento anche per il nostro tentativo di dialogo e mediazione avviato già all'elezione del presidente, quando avevamo proposto un consigliere di maggioranza, Aurelio Tagliabue. La speranza è che vi sia un'inversione di tendenza verso una maggiore condivisione, con l'assegnazione di alcune presidenze di commissione, e che la maggioranza comprenda che alla fine l'obiettivo è solo uno: lavorare per Nova, al di là delle differenze di partito"

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