"Nessun parco acquatico nelle piscine comunali"
L'assessore ai Lavori pubblici spiega l'affidamento del centro natatorio al privato per renderlo più attrattivo: "Uno spray park con strutture amovibili".
"Nessun parco acquatico nelle piscine comunali" di Seregno. Dopo le polemiche sollevate dalle minoranze, l'assessore ai Lavori pubblici spiega il senso del partenariato fra il privato e il Comune per sistemare il centro natatorio e renderlo più attrattivo.
Polemica sulle piscine comunali
Nella politica di Seregno dibattito e polemiche sul progetto di riqualificazione del centro natatorio comunale alla Porada, con la formula del project financing che prevede la concessione pluriennale della struttura al privato con un robusto investimento per sistemare spogliatoi, impianti e per realizzare tre campi di padel vicino a quelli di tennis. "Si spendono soldi pubblici per fare l'aquafan", contestano Lega, Forza Italia e Noi per Seregno.
L'assessore: "Nessun parco acquatico"
Alle critiche delle minoranze replica l'assessore ai Lavori pubblici, Giuseppe Borgonovo. "Nessun parco acquatico, piuttosto uno spray park con strutture ludiche leggere e amovibili che si possono mettere e togliere in funzione delle esigenze. Non è previsto nessun intervento strutturale nelle vasche più grandi", all'esterno e all'interno del centro sportivo. "Non saranno svantaggiate le associazioni sportive e sarà garantita l'attività agonistica".
"Le piscine ci costano 400mila euro all'anno"
L'assessore Giuseppe Borgonovo ha sottolineato che l'affidamento al privato si rende necessario per rendere più attrattivo il centro natatorio, "che in vent'anni ha perso molte famiglie e dobbiamo farle tornare. Ricordo che le piscine costano al Comune oltre 400mila euro all'anno", a cui si aggiungono gli oneri di Aeb che in questi anni ha gestito la struttura nel parco 2 Giugno alla Porada.
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