Pedemontana e nodo Seveso, in Consiglio è polemica sulla diossina
Discussione tra i consiglieri Ferruccio Ferro e Giorgio Garofalo.
Il sindaco Alessia Borroni ha illustrato al Consiglio comunale di Seveso la situazione in merito alle questioni Pedemontana e nodo Seveso, ma è polemica per quanto riguarda la diossina.
Pedemontana: parla il sindaco
Nel corso del Consiglio comunale che si è svolto martedì 25 luglio 2023 a Seveso, il sindaco Alessia Borroni ha illustrato e aggiornato l'assise in merito alle vicende legate a Pedemontana e al nodo Seveso. Parole che sono arrivate dopo il recente incontro tra i sindaci della tratta B2.
"Stiamo cercando di fare una cabina di regia, abbiamo in programma nuovi incontri e parleremo di compensazioni viabilistiche e ambientali - afferma Borroni - A tal proposito in programma ci sono una rotatoria in corso Garibaldi all'altezza della biblioteca, la messa in sicurezza di via Colombo e via Vignazzola (strada in comune con Meda) e dello stesso corso Garibaldi. L'idea è di chiedere un anticipo dei finanziamenti e siamo compatti che la tratta non debba essere a pagamento. Per quanto riguarda la bonifica c'è un rapporto di Fla che stabilisce come non ci siano limitazioni a proseguire i lavori".
Polemica sulla diossina
A prendere parola è stato poi il consigliere di Seveso Futura Giorgio Garofalo, che ha chiesto all’Amministrazione uno sforzo maggiore per informare i cittadini, attualmente per la maggior parte all’oscuro, sulle problematiche che il cantiere porterà in città. Un’attenzione particolare, secondo Garofalo, dovrà essere prestata alla bonifica della diossina:
"Non possiamo permetterci superficialità - ha dichiarato - Come Seveso Futura ci aspettiamo informazioni complete e puntuali sulla cantierizzazione dell’opera e sulle modalità della bonifica. Deve essere chiaro, infatti, che lì andiamo a scavare e a riportare in superficie terreno contaminato".
A questo punto ha replicato il capogruppo di Fratelli d'Italia Ferruccio Ferro, che a Garofalo ha chiesto:
"Dopo 47 anni tu pensi ancora di trovare la diossina?".
Garofalo non ha nascosto la sua preoccupazione:
"Questa uscita-shock non fa altro che avvalorare le nostre preoccupazioni: la maggioranza, o almeno un suo esponente, ignora la storia e la chimica o quanto meno non tiene in considerazione ciò che dice la scienza al riguardo. La diossina sepolta nel terreno, frutto del disastro Icmesa del 1976, non si deteriora, non sparisce, non perde tossicità: se riportata all’aria, è pericolosa oggi come ieri - sottolinea - Chiediamo alla maggioranza un’azione chiara e decisa sul tema: Ferro sarà pure un “terrapiattista della diossina”, che in quanto tale non prova vergogna nel farlo sapere a tutti i cittadini, ma ci auguriamo che il resto dell’Amministrazione non la pensi così. Chiediamo di tenere alta l'attenzione. Stiamo parlando della salute dei cittadini".
Sottopasso: il via a settembre
Borroni ha poi parlato anche della questione sottopassi. Mentre il "sottopasso sud", al confine con Cesano Maderno è ancora in fase di gara, quello in centro sembra vedere la luce.
"Siamo in partenza - sottolinea il sindaco - Abbiamo già avuto i primi incontri. Il cronoprogramma non c'è ancora, ma attorno al 10 settembre si partirà con i lavori. Ci saranno anche delle opere propedeutiche: la prima è il parcheggio in via Laforet, con i lavori che dureranno tre mesi. In quest'ottica stiamo ragionando su dove far parcheggiare i pendolari. Da settembre prenderà comunque il via il cantiere del sottopasso. Se non ci saranno intoppi la conclusione è prevista per la fine del 2026".
A tal proposito il consigliere della Civica Butti Pietro Aceti ha voluto esprimere il proprio parere:
"Vi chiedo di ragionare con criterio. Capisco che possa dipendere dai bandi, ma il sottopasso sud era stato progettato proprio per agevolare il traffico in occasione dei lavori in centro. Se il sottopasso al confine con Cesano non è ancora concluso, come risolveremo il problema traffico?".