Politica rovente a Lissone

Piano di ripresa, le minoranze si ritirano sull'Aventino

Questa sera, lunedì, ci sarà la prima riunione per discutere dei progetti inseriti nel Pnrr. Le opposizioni non parteciperanno

Piano di ripresa, le minoranze si ritirano sull'Aventino
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Ed è sul Piano nazionale di ripresa e resilienza (il Pnrr) che si sta consumando (anzi, si consumerà questa sera) l'ennesima bagarre politica a Lissone.

Piano di ripresa, è polemica

Non parteciperanno al tavolo convocato per questa sera, lunedì, attorno al quale si discuterà dei progetti lissonesi del Pnrr, il Piano nazionale di ripresa e resilienza che metterà a disposizione di Comuni ed Enti locali una vagonata di soldi provenienti dai finanziamenti europei.

Questa sera infatti, lunedì per chi legge, si terrà il primo tavolo di lavoro per discutere cosa fare con la quota di fondi previsto per la città.

Ma le opposizioni di Centrodestra, delle civiche di Centro e del Movimento 5 Stelle hanno deciso di non partecipare.

A nome dei capigruppo del M5S, di Forza Italia, Fratelli d’Italia e Lissone in movimento comunico che non parteciperemo al tavolo di lavoro su Pnrr convocato dal sindaco per protestare contro la mancata definizione degli argomenti della discussione e anche delle modalità di svolgimento del "tavolo". Ci rifiutiamo di essere strumentalizzati per dare l'impressione che sui progetti Pnrr ci sia condivisione tra la maggioranza e una parte consistente della minoranza. Non ci hanno mandato un'agenda, ma neanche che metodo seguire nella discussione.

Ha spiegato Roberto Perego (Lissone in movimento, e che già si era detto contrario alle modalità di discussione) a nome delle minoranze, criticando il tavolo prima ancora di sedersi per discutere con i rappresentanti della maggioranza.

L'assenza della Lega

Non è passato inosservato come tra i rappresentanti del Centrodestra non sia stato fatto alcun riferimento ai colleghi di coalizione della Lega.

I padani, infatti, sono reduci del commissariamento della sezione lissonese dopo le polemiche scatenate con l’ormai ex segretario Fabio Meroni.

Il Centrodestra (ad esclusione dei lumbard), le liste civiche e il Movimento 5 Stelle, infatti, avevano preso sonora posizione dopo le parole che Meroni aveva utilizzando riferendosi alla senatrice a vita Liliana Segre.

La notizia anche sul Giornale di Monza in edicola domani, martedì 11 gennaio

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