Iniziativa

Sabato davanti agli ospedali presidio del Coordinamento per il diritto alla salute

Appuntamento dalle 10 alle 12 a Monza e a Desio, rispettando le norme anti Covid.

Sabato davanti agli ospedali presidio del Coordinamento per il diritto alla salute
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Sabato 20 febbraio davanti agli ospedali presidio del Coordinamento per il diritto alla salute. Appuntamento dalle 10 alle 12 a Monza e a Desio.

Sabato davanti agli ospedali presidio del Coordinamento per il diritto alla salute

Anche a Monza e Brianza è nato il Coordinamento per il diritto alla salute e subito ha promosso l'inziativa in programma sabato 20 febbraio 2021.

"Aderiamo e condividiamo le iniziative del Coordinamento Lombardo: la richiesta di Commissariamento della Sanità lombarda, il rifiuto della Legge Maroni [L.R. 23/2015] e della privatizzazione dell’assistenza ai malati cronici" hanno sottolineato i promotori in occasione dell'illustrazione di un'iniziativa che interesserà anche altri ospedali lombardi.

"Rivendichiamo la tutela e la ricostruzione della Sanità pubblica, tanto più in una Regione, la Lombardia, nella quale l’impresa privata ha depauperato il sistema pubblico, mortificando le sue originarie funzioni principali, cioè la presenza del servizio sanitario nel territorio ed il primato della prevenzione".

Il Coordinamento brianzolo sottolinea poi di condividere le analisi e le proposte contenute nel manifesto di Medicina Democratica dell’aprile 2020, "riteniamo insufficiente sia la semplice sostituzione dell'assessore Giulio Gallera con l’ex ministra Letizia Moratti, sia l'affidamento delle vaccinazioni lombarde a Guido Bertolaso come super-commissario".

"Il vero malato è la sanità lombarda"

Sempre a giudizio del Coordinamento MB "a un anno dal 'paziente uno', il vero ammalato di neoliberismo oltre che di imprevidenza e incompetenza, è la sanità lombarda. La Sanità è di fondamentale importanza per tutte le persone, senza differenze di reddito e di territorio, e perciò deve essere pubblica per poter essere offerta ad ognuno con pari attenzione".

Critiche anche al "sistema ospedalocentrico, in cui medicina territoriale e prevenzione "sono state indebolite, quasi azzerate. Nell’attuale drammatica esperienza della pandemia la mancanza dei servizi sanitari territoriali e di base ha concorso a produrre la congestione degli ospedali, che non riescono ad assicurare gli interventi sanitari anche per le patologie più pericolose ed invalidanti".

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