Elezioni politiche

Stefano Motta rifiuta la candidatura alla Camera

L'ex candidato sindaco a Desio ha declinato l'invito di Italia Viva: "Continuo a fare lo scrittore" 

Stefano Motta rifiuta la candidatura alla Camera
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Stefano Motta rifiuta la candidatura alla Camera. L'ex candidato sindaco a Desio ha declinato l'invito di Italia Viva: "Continuo a fare lo scrittore"

Stefano Motta rifiuta la candidatura alla Camera

Si era sfilato dalla politica  dopo le elezioni Amministrative del 2021 e non ha nessuna intenzione di rientrarci con le elezioni Politiche. L'ex  candidato sindaco a Desio, Stefano Motta (era sostenuto da una coalizione composta da SìAmo Desio, Desio Popolare e Forza Italia-Udc), ha recentemente rifiutato la candidatura per un seggio alla Camera dei Deputati offerta da Italia Viva, il partito del quale era stato coordinatore fino alle elezioni di ottobre dell'anno scorso. "Era una proposta che speravo e che temevo" ha ammesso.

"Continuo a fare lo scrittore"

"Sapevo che l'exploit del mio progetto alle recenti elezioni comunali avrebbe destato interesse e curiosità - ha premesso lo scrittore - ho ascoltato con molta emozione gli apprezzamenti per le mie doti umane, culturali e politiche. Sono profondamente grato a chi ha pensato a me. Ma con altrettanta profonda consapevolezza dei miei limiti ho però declinato l’offerta". Le ragioni della scelta sono  professionali: "Continuo a fare solo lo scrittore: spero di riuscire a farlo bene. Il consenso che cerco sono le emozioni che mi raccontano i miei lettori, il mio modo di agire per il bene della società è cercare di scrivere bene".

"L'esperienza politica delle recenti Amministrative mi ha lasciato profondamente schifato"

Tuttavia Motta coglie l'occasione per togliersi qualche sassolino dalla scarpa: "L'esperienza politica delle recenti Amministrative mi ha lasciato profondamente schifato. Non avrei mai pensato di dovermi scontrare con bassezze  come quelle che ho conosciuto: voltafaccia repentini, rozzezze verbali, offese personali, profferte di incarichi da Sinistra e da Destra e relative ingiurie quando ho detto: "non mi interessa, grazie", e non ho tempo e voglia di farmi di nuovo spazio in mezzo alle chiacchiere di persone senza arte né parte ma con molto tempo libero per sparlare sui social".

Le critiche alla politica nazionale

Motta non risparmia critiche neanche alla politica nazionale: "Si dirà che a livello nazionale la qualità dei soggetti in campo è maggiore rispetto a quella dei soggetti che popolano un paesone della Brianza: parliamone. Lo spettacolo dato in queste settimane dai partiti nazionali è di una pochezza disarmante. Candidature familistiche, personaggi che accettano un seggio sicuro dal partito che hanno dileggiato fino a pochi mesi prima, segretari dagli occhi di tigre che fanno parti contrastanti con chiunque, ministre di destra che vanno con un partito che poi si allea con la sinistra che poi non gli piace più e magari si trovano ad essere leader di una coalizione di centro, una ex ministra dell'Istruzione (la peggiore dopo Lucia Azzolina che è fuori categoria) che ora viene blandita da chi la avversava, promesse di alberi che crescono, flat tax che diminuiscono ogni giorno, percentuali di seggi "blindati", diritti di tribuna, centrali nucleari di nuova generazione, termovalorizzatori alla lavanda, rigassificatori al gelsomino, barricate a difesa della Costituzione in pericolo:  ogni campagna elettorale si ingarbuglia in queste promesse fantastiche, ma mai come questa volta ho l'impressione di una colossale presa in giro"

 

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