Politica rovente a Lissone

Strappo in maggioranza: il civico Fossati "sfiducia" il sindaco

L'ex azzurro, oggi in Lissone in movimento, non le ha mandate a dire: "Sospendo la fiducia nel primo cittadino"

Strappo in maggioranza: il civico Fossati "sfiducia" il sindaco
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Alla fine lo strappo - anche se non definitivo - c’è stato. Il dibattito politico a Lissone è più acceso che mai e la bagarre potrebbe riproporsi anche questa sera, giovedì 27 aprile, in Aula.

Lo strappo in maggioranza

Martedì scorso è stato sostanzialmente formalizzato il divorzio politico tra Daniele Fossati, capogruppo di Lissone in Movimento, e il sindaco Laura Borella.

L’ex azzurro, in una arringa che sa più di un addio che di un arrivederci, ha criticato duramente le decisioni del primo cittadino non voler nominare il nuovo assessore al Commercio e quella di non sostituire il vicesindaco Giovanni Camarda.

Ho fatto una richiesta che è rimasta inascoltata, purtroppo ci perde la città. Avevo chiesto di sostituire il vice e di nominare il nuovo assessore, ma nulla è cambiato.

Richieste rimaste inevase e per le quali Fossati, non meno di un mese fa, aveva intimato un ultimatum al primo cittadino.

Sono quattro mesi che noi aspettiamo la nomina di un nuovo assessore al Commercio e sono quattro mesi che abbiamo un vicesindaco che non è riconosciuto da una parte di questa maggioranza. Le logiche dei partiti, degli incastri e dei tetris evidentemente hanno la priorità sui nostri concittadini.

Ha continuato il capogruppo di Lissone in movimento, rappresentato in Aula da sé stesso e dal presidente del Consiglio Roberto Perego.

"Sospendo la fiducia nel sindaco"

Un duro affondo l’ex leader azzurro, oggi nella lista civica Lissone in Movimento, l’ha riservato per le segreterie provinciali dei partiti.

Io non faccio più parte di alcun partito, il mio unico interesse è il bene della nostra città. Il sindaco farebbe l’interesse di Lissone solo rimuovendo il suo vice e nominando l’assessore mancante. E’ evidente che ormai risponda alle logiche dei partiti e questo mi dispiace.

L’arringa finale, poi, è un sostanziale addio (anche se, tecnicamente, resta in maggioranza).

Oggi le logiche dei partiti hanno prevalso sul bene dei cittadini, per questo motivo sospendo la mia fiducia nei confronti del sindaco.

Ha concluso il capogruppo della lista civica.

La replica di Borella

La posizione del primo cittadino Laura Borella non si è certo fatta attendere.

Daniele Fossati ha deciso di far parte di una coalizione che ha delle regole che devono essere rispettate. E’ normale che io mi confronti con le segreterie dei partiti che mi sostengono, ma le decisioni le prendo io. Non capisco poi perchè debba nominare un assessore quando qualcuno prima di me ha avuto l’interim per sette mesi (il riferimento è all’ex sindaco Concetta Monguzzi dopo le dimissioni, nel primo mandato, dell’ex assessore all’Urbanistica Maria Rosa Corigliano nel 2015, Ndr).

Questa la schietta risposta che il primo cittadino ha rivolto direttamente a Daniele Fossati.

L’affondo di Omar Foligno

Ma Borella ha anche un’altra spina nel fianco oltre a quella rappresentata da Daniele Fossati: la questione legata al consigliere comunale Omar Foligno, eletto tra le fila di Fratelli d’Italia e fedelissimo dell’ex vicesindaco destituito Ruggero Sala.

Pur continuando a riconoscermi negli ideali di Fratelli d'Italia, voglio manifestare il mio dissenso con le modalità di gestione del partito a livello locale dal segretario cittadino Camarda dal quale non posso sentirmi rappresentato. Dissento anche nelle modalità di gestione del gruppo consiliare dal quale dichiaro di volermi autosospendere pur rimanendo all'interno della maggioranza. Da oggi quindi deve ritenersi che il gruppo di Fratelli d'Italia è costituito da tre soli consiglieri.

Ha tuonato Foligno che già aveva sbottato contro il sindaco e contro il suo stesso gruppo in Aula e che ora figura nel Gruppo Misto.

Scontata e immediata la reazione della capogruppo meloniana Felicia Scaffidi: «Noi non sentiamo l’esigenza di averti nel nostro gruppo, sei libero di fare quello che vuoi. Ovviamente noi confermiamo la fiducia nel vicesindaco e nostro segretario Camarda oltre che nel sindaco».

La maggioranza fa quadrato

I gruppi che sostengono Borella (ad esclusione di Lissone in Movimento, rappresentato in Aula da Fossati e dal presidente del Consiglio Roberto Perego), ancora una volta hanno fatto quadrato attorno al primo cittadino.

Le segreterie dei partiti sono al lavoro per definire la situazione - ha sottolineato Andrea Carraretto, Forza Italia - Daniele Fossati ha ribadito la sua posizione rispetto a una vicenda che è ancora in corso di definizione.

Più pragmatica la Lega che per voce del consigliere Matteo Lando ha rinnovato la fiducia nel sindaco e nella Giunta.

Noi dobbiamo andare oltre, siamo qui per amministrare, non per parlare di poltrone e di politica. Stiamo cercando di sistemare i problemi della città, scelte fatte in passato e che hanno fatto discutere. Ai cittadini non interessano le cose legate alle nomine degli assessori o del vicesindaco o di stalli politici che non ci sono.

Ha concluso il leghista a nome del gruppo coordinato da Davide Scotti.

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