Politica infuocata a Lissone

E' battaglia tra Sala e Borella: "Prima va a casa, meglio è per la città"

L'ex vicesindaco, per la prima volta, ha parlato pubblicamente delle motivazioni che hanno portato al suo "licenziamento"

E' battaglia tra Sala e Borella: "Prima va a casa, meglio è per la città"
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La battaglia tra l'ormai ex vicesindaco, "cacciato" alla fine del 2022, e il sindaco di Lissone ha raggiunto l'apice.

Battaglia tra sindaco e ex vicesindaco

Ieri sera, giovedì, l'ex vicesindaco Ruggero Sala ha incontrato pubblicamente la cittadinanza e ha parlato apertamente - per la prima volta dal suo licenziamento lo scorso 30 dicembre - di quanto accaduto con il sindaco Laura Borella.

In una gremitissima sala polifunzionale della biblioteca di piazza 4 Novembre, che non è riuscita a contenere le centinaia di persone e supporter dell'esponente di Fratelli d'Italia, Sala ha criticato sia il primo cittadino che gli ex colleghi di Giunta.

Non c'è stato alcun atto illegittimo da parte del sindaco, però sarebbe stato etico e corretto informarmi prima. Ho scoperto da un conoscente di essere stato cacciato. E' stata una scelta (quella del sindaco Borella, Ndr) scellerata, sono trent'anni che faccio politica per amore della mia città e non butto via trent'anni di attività e di impegno. Cacciato solo per motivi personali, non certo per motivazioni politiche.

Parole dure - condite da qualche parolaccia e pure qualche forte presa di posizione - quelle utilizzate dall'ex vicesindaco nei confronti dell'attuale maggioranza di Centrodestra.

"Mi sono vergognato"

A dare manforte, oltre ai consiglieri comunali Omar Foligno e Stefano Arosio di Fratelli d'Italia, anche gli ex sindaci Concetta Monguzzi, Ambrogio Fossati e Fabio Meroni e gran parte dei rappresentanti dei gruppi di minoranza.

Dal ripensamento sulla Ztl in centro, allo spostamento necessario della fioriera davanti alla Prepositurale che abbiamo duramente criticato in campagna elettorale. Passando per la questione del presunto "buco di bilancio", che buco non era, e che ha giustamente mandato su tutte le furie l'ex sindaco Concetta Monguzzi. Su questa vicenda mi sono un po' vergognato, la politica non è improvvisazione. Io, pur essendo vicesindaco, non ho mai incontrato il sindaco; non ci siamo mai confrontati faccia a faccia e questo non va bene. Lissone non se lo merita, questa è pura arroganza del potere. Ai loro di Lissone non interessa niente.

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Parole e affermazioni fortissime nei confronti degli ex colleghi di Giunta.

Quando c'è da fare i selfie e tagliare i nastri sono sempre in prima fila. Basti pensare all'inaugurazione della nuova Casa di Comunità fortemente voluta dall'Amministrazione di Concetta Monguzzi. La città è in balìa dei personalismi e non dimentichiamo che se Borella ha vinto al primo turno è anche grazie ai voti della lista civica Per Lissone Oggi, che io ho fondato, cui non è stato riconosciuto alcun posto in Giunta per garantire alla Lega due assessorati.

Sala si è anche lasciato andare a un laconico "forse è meglio per la città che vadano a casa".

Almeno in due pronti ad andare all'opposizione

Sia il consigliere Omar Foligno che il collega Stefano Arosio non hanno nascosto l'amarezza su quanto accaduto all'ex vicesindaco.

Noi siamo sempre stati tenuti all'oscuro di tutto, non siamo mai stati informati di nulla in maggioranza. E nemmeno siamo stati informati dal sindaco della decisione di cacciare Ruggero Sala. Restiamo in Fratelli d'Italia, ma siamo pronti a cambiare "postazione" in Consiglio comunale.

A dare la spalla a Sala anche Fabio Meroni: "In sette mesi non solo non hanno fatto niente, ma hanno tolto la "voce" degli elettori. A me e Ruggero, che conosco da quando eravamo bambini, ci unisce l'amore per la nostra città e per il bene di Lissone sarebbe corretto tornare a votare. Non accetteremo un anno di commissariamento".

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