Il caso

Terremoto nell'Unione, la maggioranza di Bellusco attacca Mezzago

Duro comunicato stampa della lista civica "Progetto democratico popolare".

Terremoto nell'Unione, la maggioranza di Bellusco attacca Mezzago
Pubblicato:
Aggiornato:

Terremoto nell'Unione, la maggioranza di Bellusco attacca Mezzago. Duro comunicato stampa della lista civica "Progetto democratico popolare" dopo la decisione dell'Amministrazione di Mezzago di recedere dall'Unione.

"L'Unione garantisce servizi migliori ai cittadini"

La decisione dell'Amministrazione comunale di Mezzago di lasciare l'Unione non è ovviamente passata inosservata. La civica di maggioranza di Bellusco, "Progetto democratico popolare" ha infatti duramente condannato la scelta dei mezzaghesi. L'abbandono dell'Unione da parte di Mezzago, lo ricordiamo, verrà votato nel prossimo Consiglio comunale, in programma martedì 28 giugno 2022.

"Per noi l’Unione serve a dare servizi migliori ai cittadini - si legge nel comunicato stampa diramato pochi minuti fa dalla lista del sindaco di Bellusco Mauro Colombo - Siamo un piccolo paese ma abbiamo il dovere di garantire gli stessi servizi delle grandi città, dobbiamo rispettare le stesse norme, procedere con gli stessi adempimenti. Per questo motivo abbiamo deciso, anni fa, di guardare al futuro, agli interessi dei cittadini, con responsabilità, costruendo l’Unione. Un percorso non privo di ostacoli e che ha richiesto impegno di tutti: dipendenti, amministratori, cittadini. Un percorso che ha consentito di avere risorse aggiuntive in parte corrente agli scarsi bilanci comunali per oltre € 830.000,00, che ha consentito di procedere all’assunzione di personale che andava in pensione, di ottenere finanziamenti per investimenti strumentali per oltre € 120.000,00, oltre ad importanti altri contributi ricevuti per la Polizia Locale, di procedere con appalti più consistenti grazie ai quali si sono potuti ottenere maggiori economie, di acquistare attrezzature da utilizzare su un territorio più vasto, di affrontare le novità normative non per un Comune con 7.500 abitanti ed uno con 4.400 ma per un’Unione di 11.900. Un’Unione aperta, con il proposito di consolidarsi e di aggregare altri Comuni con le stesse preoccupazioni. E che sentono la stessa responsabilità. Salvaguardando, sin dall’inizio, le caratteristiche di ciascuno. Le attività culturali, ad esempio, non sono mai state gestite a livello di Unione proprio per questo motivo. Cosi come i rapporti con le associazioni anche se spesso ci si accorge che i limiti ed i confini esistono più per chi amministra i cittadini che per i cittadini stessi".

"Scelta miope di Cambia Mezzago"

"Ed è un limite di cui dovranno rendere conto la scelta miope del gruppo Cambia Mezzago - continua il comunicato - Con la loro scelta prevedono, ma forse non se ne rendono conto, di tornare a duplicare il personale impegnato spesso in adempimenti complessi, di rinunciare a risorse aggiuntive, di pensare di poter controllare i dipendenti soltanto per una maggior vicinanza fisica, soltanto perché potranno ritenerli "loro". Sono mesi intensi e difficili per tutti. Non sono mesi in cui mettere gli interessi personali davanti alle necessità di tutti. Sono mesi in cui bisogna trovare le cose che uniscono e non le ripicche che dividono. Sono mesi in cui costruire, non mesi in cui distruggere. Ad inizio giugno ci è stato comunicato, verbalmente, l’intenzione di uscire dall’Unione. Abbiamo chiesto un incontro per provare a chiarire. Alcuni giorni dopo ci hanno detto che non avrebbero cambiato la decisione che era stata presa. Se ci si voleva confrontare si potevano scegliere tempi e modi corretti. Le istituzioni, ma prima ancora le persone serie, fanno così. Noi, testardamente, insistiamo perchè vengano valutati gli effetti di tale atto. Non per puntiglio, non per difendere una storia che non ha bisogno di essere difesa. Lo facciamo per i cittadini. Di Bellusco e di Mezzago".

Seguici sui nostri canali
Necrologie