Requisiti e iter per diventare consulente finanziario indipendente: la parola agli esperti

Requisiti e iter per diventare consulente finanziario indipendente: la parola agli esperti
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Diventare un consulente finanziario indipendente richiede una combinazione di formazione, esperienza e certificazioni specifiche. Chi lo è diventato e ora pratica la professione in modo profittevole, spesso è partito da una laurea in discipline economiche o finanziarie, in quanto pone una base teorica essenziale per comprendere i mercati e le strategie di investimento. La laurea in ogni caso non è un requisito necessario a diventare un consulente finanziario.

La formazione accademica non termina con la laurea, anzi! Questo è solo il primo tassello, poiché urge acquisire in un secondo momento dell’esperienza pratica. Molti aspiranti giovani che vogliono diventare un consulente finanziario indipendente al 100% iniziano la loro carriera in banche o istituzioni finanziarie, dove possono apprendere le dinamiche del settore. Si sporcano le mani, insomma, ed è un’esperienza sul campo altamente formativa, utile a sviluppare delle competenze relazionali e tecniche.

In alternativa, si può subito procedere con l’ottenere le certificazioni professionali riconosciute, come l’OCF che si ottiene dopo il superamento dell’esame. Il titolo, requisito necessario per svolgere la professione, attesta la preparazione professionale, e ne aumenta la credibilità nei confronti dei clienti, in quanto riconosciuto dalla normativa europea vigente. 

Invece, per intraprendere con successo la carriera serve costruire una rete di contatti e mantenersi aggiornati sulle normative e le tendenze di mercato. Il continuo aggiornamento professionale è la chiave per offrire un servizio di alta qualità e rimanere competitivi nel settore. Solo così i nostri clienti acquisiranno fiducia dal nostro operato.

Chi è e cosa fa il consulente finanziario indipendente

Il consulente finanziario indipendente è un professionista specializzato nella gestione e nella pianificazione patrimoniale, che opera senza vincoli legati a banche o istituzioni finanziarie. Un’autonomia a tutto vantaggio del cliente, in quanto gli consente di offrire solo dei consigli imparziali e personalizzati, basati in esclusiva sulle esigenze specifiche.

A differenza di altri consulenti, i quali invece sono spesso legati a dei prodotti specifici di una banca o di un'azienda, il consulente finanziario indipendente vanta una libertà pressoché assoluta nello scegliere tra una vasta gamma di opzioni per ottimizzare gli investimenti. Ciò implica trasparenza e un allineamento più stretto con gli obiettivi finanziari del cliente. In pratica, non c’è limite nella scelta dell’investimento da fare.

Ma soprattutto il ruolo del consulente finanziario indipendente va oltre la semplice consulenza sugli investimenti, poiché parte da un’analisi approfondita della situazione patrimoniale e continua con una pianificazione fiscale, tenendo conto della gestione del rischio e della sostenibilità degli obiettivi. Inoltre, si occupa di educare i clienti sulle diverse opportunità e sulle strategie finanziarie disponibili e in divenire. Quindi, non solo i clienti vengono guidati ma pure informati sul funzionamento dei vari mercati.

Niente male, vero? Difatti, negli ultimi anni, sempre più persone scelgono questa figura professionale per gestire il proprio patrimonio, attratte dalla sua imparzialità e dall'approccio personalizzato. Non a caso, in un contesto economico traballante e in continua evoluzione, la competenza e la dedizione del consulente finanziario indipendente rappresentano un valore aggiunto per chi desidera costruire un futuro finanziario solido.

I motivi dietro la scelta: intervista a chi ha superato l’esame OCF

Chi è diventato un consulente finanziario indipendente ammette di aver scelto questa professione proprio perché opera senza legami con le banche e le SGR, e che è stato guidato dalla ricerca di un servizio imparziale e personalizzato, lontano dai conflitti di interesse. Una scelta etica, prima che lavorativa. Nondimeno, rivela che il percorso verso la professione non sia privo di ostacoli. Difatti, non è stato semplice costruire una rete clientelare, né tantomeno acquisire una solida formazione pratica. 

Anche perché prima di tutto, hanno dovuto accedere all'albo OCF presentando un titolo di studio adeguato, preferibilmente in ambito economico o finanziario, e un'esperienza pregressa nel settore. Inoltre, è stato richiesto il possesso di requisiti di onorabilità e l'impegno nel mantenere aggiornate le proprie competenze attraverso corsi di formazione continua.

Senza considerare che per affrontare l’esame OCF i futuri consulenti hanno dovuto ricorrere a una preparazione strategica, affinché lo studio delle normative vigenti, delle tecniche di consulenza e delle dinamiche di mercato diventassero un bagaglio formativo di base. Per questo è stato necessario pianificare lo studio delle materie e adottare dei trucchi di memorizzazione per affrontare al meglio le prove previste, le quali (manco a dirlo!) poi sono state superate con successo.

Indipendenza e trasparenza: due valori che fanno la differenza

Come abbiamo visto, nel settore della consulenza finanziaria, l'indipendenza significa operare senza vincoli da banche o società di gestione, permettendo una valutazione oggettiva e personalizzata delle esigenze del cliente. Difatti, come sottolinea l’esperto intervistato: “La vera indipendenza consente di offrire soluzioni su misura, senza conflitti di interesse. E la libertà di scelta permette di costruire delle relazioni  fondate sulla fiducia con i clienti”.

In termini di guadagni, i consulenti finanziari indipendenti beneficiano con modelli di business differenti, come le commissioni sui servizi offerti o le tariffe fisse. Le prospettive di guadagno variano, ma con un’adeguata clientela, i redditi possono essere significativi. Anche perché - è bene sottolinearlo - il mercato sta evolvendo in favore delle figure autonome. Sempre più investitori cercano consulenze imparziali e personalizzate, riconoscendo il valore dell’indipendenza nel processo decisionale finanziario.

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