Braccio di ferro a Vedano al Lambro

Il comprensivo rischia di essere accorpato e di perdere l'autonomia

Il Giovanni XXIII potrebbe essere - a causa dei pochi iscritti - unito all'omologo di Biassono, ma si vuole evitare questa ipotesi

Il comprensivo rischia di essere accorpato e di perdere l'autonomia
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L'istituto comprensivo di Vedano al Lambro rischia di essere accorpato a quello di Biassono e tutti i diretti interessati sono al lavoro per evitare e scongiurare questa ipotesi.

Il comprensivo sarà accorpato?

La notizia è nell’aria ormai da tempo e direzione didattica e Amministrazione sono al lavoro per cercare di trovare una soluzione alternativa.

L’ipotesi dell’accorpamento dell’istituto comprensivo Giovanni XXIII di Vedano con quello di Biassono è tutt’altro che uno spauracchio.

Da settimane, infatti, la voce insistente del dimensionamento e razionalizzazione della rete scolastica si è fatta sempre più concreta. Per ora, però, bocche cucite sia dal Municipio che ai vertici del comprensivo vedanese.

L’obiettivo della riforma è quello appunto di accorpare gli istituti e le scuole che non superano i 600 iscritti, una scelta dovuta sostanzialmente ed esclusivamente per fini economici e di bilancio.

Se passa il «si», via presidenza e segreteria

Il nodo, che è di competenza regionale e provinciale attraverso l’Ufficio scolastico di Milano e il Provveditorato di Monza e Brianza, è legato anche all’autonomia scolastica.

Infatti, nel malaugurato caso che quella che per ora è soltanto un’ipotesi si trasformi in realtà, a rischio c’è l’accorpamento della presidenza e dei servizi di segreteria.

Niente più dirigente scolastico e dirigente dei servizi generali e amministrativi in via Italia.

Uffici trasferiti a Biassono?

Il tutto, tecnicamente, potrebbe essere infatti trasferito al comprensivo Verri di Biassono. Una decisione che metterebbe in discussione le tantissime attività che il Giovanni XXIII ha sempre messo in campo.

Una storia «di formazione e di istruzione» che sarà così spazzata via con un colpo di spugna.

In questi giorni il consiglio d’istituto vedanese ha infatti iniziato a fare tutte le valutazioni del caso e si è seduto attorno a un tavolo con l’Amministrazione comunale per trovare una soluzione che limiti i disagi e preservi la libertà di azione delle due scuole vedanesi (le medie di via Italia e le primarie di via Monti).

Stessa sorte a Monza

Situazione analoga è quella che ha visto coinvolto anche l’istituto comprensivo San Fruttuoso di Monza. Anche la scuola del capoluogo, infatti, rischia di perdere la propria indipendenza in quanto in questo anno scolastico ha registrato solo 584 alunni.

Ciò a fronte delle altre otto autonomie scolastiche di Monza che presentano una media di circa 900 studenti iscritti ciascuna.

La proposta della Giunta monzese, per scongiurare il dimensionamento, sarà inoltrata agli organi decisionali e l’obiettivo è quello di non rinunciare alle nove autonomie scolastiche presenti in città.

Per fare ciò si proporrà un riallineamento degli attuali istituti comprensivi Don Milani e San Fruttuoso prevedendo di trasferire la responsabilità della scuola elementare Tacoli di via Pisani proprio dall’istituto Don Milani a quello del quartiere San Fruttuoso.

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