Judo

Dopo il tricolore Under 18 Federico Bosis conquista l'argento al World Tour

L'atleta della Polisportiva Besanese si conferma tra i migliori della categoria al limite dei 66 kg anche su scala internazionale.

Dopo il tricolore Under 18 Federico Bosis conquista l'argento al World Tour
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Nuovo brillante risultato per il judoka besanese Federico Bosis che, a solo una settimana dal tricolore under 18, conquista un altro prestigioso risultato.

Dopo il tricolore Under 18 Federico Bosis conquista l'argento al World Tour

Lo scorso fine settimana, l'atleta della Polisportiva Besanese ha infatti conquistato la medaglia d’argento nella tappa
croata del World Tour a Zagabria riservato ai giovanissimi, confermandosi tra i migliori atleti della categoria al limite dei 66 kg anche su scala internazionale.

“E’ stata una gara molto impegnativa” spiega Filippo Poni, tecnico besanese “sia per il livello degli atleti sul tatami che per le condizioni dell’evento, estremamente partecipato quindi dilatato in un’intera giornata: una vera maratona".

Gli incontri

Sono infatti stati sei gli incontri di Federico che ha eliminato l’israeliano Inbar quindi il britannico Aylward e l’israeliano Starchenko per vincere i quarti di finale con il rumeno Oancea e l’incontro di semifinale con l’agguerrito georgiano Samadashvili. Battuta d’arresto nella finalissima in cui ad avere la meglio è invece stato il francese Alexis Renard che ha sorpreso Bosis costringendolo al secondo gradino del podio.

“Sto rosicando per la finale ma non posso non essere soddisfatto” ha commentato Bosis al termine della giornata “è stata una gara difficile e sono riuscito ad arrivare in fondo con avversari tutt’altro che scontati. Ora posso prendermi alcuni giorni di riposo per tornare a lavorare con alcuni spunti per migliorare.”

Le parole del tecnico

Soddisfazione anche da parte del tecnico del sodalizio besanese, Alessandro Comi “Nonostante il contesto non ottimale, Federico ha retto molto bene sia dal punto di vista fisico che sul piano mentale. Un peccato non aver centrato la finale ma è un ottimo spunto per tenere i piedi per terra e per rivedere alcuni preziosi dettagli in ottica futura.”

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