La rievocazione

Il Gilera Club brilla a Bergamo e fa sua la Valli Bergamasche Revival

Il club arcorese si è presentato a questo importante appuntamento con ben 22 piloti schierati nelle varie categorie

Il Gilera Club brilla a Bergamo e fa sua la Valli Bergamasche Revival
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Si è corsa nelle giornate di sabato 8 e domenica 9 giugno una grande classica della Regolarità in moto: La Valli Bergamasche Revival. Una rievocazione di quella che è stata per decenni una delle gare più dure e prestigiose per moto da fuoristrada. Ovviamente non poteva mancare il Gilera Club di Arcore che si è presentato a questo importante appuntamento con ben 22 piloti schierati nelle varie categorie, in sella moto prestigiose quali Zundapp, Gilera, Puch Frigerio, SWM e Ancillotti.

La Valli Bergamasche Revival

Ovviamente trattandosi di una rievocazione, parte delle difficoltà delle grandi edizioni del passato sono state ammorbidite e addomesticate, ma non per questo l’edizione del 2024 verrà ricordata come una passeggiata rievocativa. Il maltempo e le abbondanti piogge che hanno flagellato per un mese intero Selvino e dintorni hanno reso il percorso particolarmente insidioso, scivoloso e impegnativo per i piloti partecipanti.

I Motoclub Careter di Nembro e la Scuderia Norelli di Bergamo hanno lavorato mesi e mesi perché lo svolgimento di questa manifestazione filasse via liscio con qualsiasi tempo meteorologico si fosse presentato. A Bergamo il fuoristrada è uno sport molto seguito, che ha una lunga tradizione di campioni italiani, europei e mondiali e continua a sfornare campioni a livello mondiale. Penso che dopo l’Atalanta, l’Enduro e lo Sci siano gli sport più amati e seguiti in città e nelle Valli.
Ecco perché la Rievocazione della Valli Bergamasche viene considerata la Gara più importante per moto da Regolarità fuoristrada e numerosa è la partecipazione di piloti provenienti da ogni parte d’Italia e dall’estero.

Per la Valli si prepara la moto più bella, più storica e più performante, ci si allena al meglio  perché come si dice in gergo: ”Tutti vogliono fare bello a Bergamo”. Vincere a Bergamo è come vincere il gran premio di Montecarlo in Formula 1.

Il Gilera Club espugna Bergamo

Già dal prologo del sabato con le prime prove speciali si è capito che i piloti di Arcore vestiti di rosso Gilera avrebbero dato battaglia e che agli avversari avrebbero dato del gran filo da torcere.

Nella notte uno scroscio d’acqua tra Selvino e Aviatico ha ricordato a tutti che la Valli è sempre la Valli, una delle gare più dure del fuoristrada. Alla domenica mattina i primi piloti sono partiti alle 8.30 dalla piazza del Comune di Selvino a gruppi di tre ogni minuto: prima le moto di piccola cilindrata e poi a salire fino alle moto più grosse di cilindrata e più recenti costruite entro il 1984.

I piloti hanno dovuto affrontare per 3 volte un percorso di 30 km che si snodava sui sentieri e le mulattiere tra Selvino, Orezzo e Aviatico culminando al monte Poieto, il luogo dove si sono svolte le più importanti prove speciali della storia della Valli Bergamasche. Le prove speciali erano tre per ogni giro: un cross test spettacolo nel prato sotto al palazzetto dello sport di Selvino, un cross test molto impegnativo su un pratone scosceso sopra Rigosa e l’enduro test al Poieto.

Non solo le prove speciali hanno determinato la classifica finale ma anche la difficoltà a guidare su un percorso stretto, ripido, reso scivoloso dalla pioggia notturna ma soprattutto dalla fanghiglia che andava a depositarsi sulle pietre man man che i piloti passavano.
Tanto che per motivi di sicurezza è stata eliminata all’ultimo passaggio la mulattiera del Ronchiscione. Una delle mulattiere più difficili della bergamasca, il Muro di Sormano se dobbiamo fare un paragone ciclistico.

Molti sono stati i ritiri per noie meccaniche o per stanchezza del pilota. Alla fine la classifica Assoluta è stata vinta da Stephane Peterhansel su Puch, portacolori
del Gilera Club, dopo una lotta serrata col bergamasco di Vertova Giovanni Gritti su BMW. Due nomi illustri: il vincitore di 14 rally Dakar e il figlio del più titolato pilota italiano, Alessandro Gritti.

A coronare la conquista del trofeo più prestigioso, Paolo Sala ha conquistato la vittoria di classe su una splendida Zundapp del 1973, Andrea Rastrelli su Puch nella 250 fino 1984. Perani, Auriac , Belloni, Pescia, Boris, Germanier, Dimauro, Dolce, Guasco, Pellegrini hanno portato a termine questa dura competizione navigando ognuno tra il quinto il sesto e il settimo posto di categoria.

Paolo Sala in azione nel cross test

A chiudere in bellezza questa manifestazione la vittoria della classifica femminile di Michela Colleoni che ha partecipato a questa Valli con la stessa moto con la quale ha corso suo padre Renzo nel 1982, una Gilera E1 di 125cc. Questa vittoria è condivisa tra il motoclub Valsanmartino dove è iscritta Michela e il Gilera club che ha fornito la moto, l’assistenza in gara e la maglia dell’epoca.

Michela Colleoni orgogliosa della vittoria sulla moto del papà

I piloti Gilera club hanno confermato che a Bergamo, il tempio del fuoristrada, sono ancora in grado di salire sul gradino più alto del podio e che la sfida verra riproposta tra due anni.

(nella foto di copertina Paolo Sala e Stephane Peterhansel con i trofei vinti)

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