Calcio - Serie B

Monza, dopo il crollo Cristian Brocchi non sarebbe a rischio

La sconfitta con il Venezia (1-4) fa scivolare i biancorossi indietro in classifica

Monza, dopo il crollo Cristian Brocchi non sarebbe a rischio
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Cristian Brocchi prova a lasciarsi alle spalle la scoppola subìta in casa dal Venezia.

Sconfitta pesante

Con la vittoria nell'infrasettimanale con la Reggiana, il Monza era tornato a convincere. Giusto qualche giorno dopo, però, la squadra di Cristian Brocchi è caduta pesantemente in casa con il Venezia. I lagunari sono peraltro diretta rivale nella corsa alla serie B, corsa che per i biancorossi si è complicata alla luce dei risultati del turno in corso. Il Monza visto sabato pomeriggio all'U-Power Stadium, senza Mario Balotelli e senza il danese Christian Gytkjaer,  ha deluso, subendo i colpi dello scatenato Mattia Aramu (tripletta per lui) e lasciando una sensazione di squadra scollata.

Circola qualche nome

La posizione del tecnico ex Milan è sempre parsa blindata. Ora, però, con una classifica non in linea con le aspettative e con quanto investito dalla proprietà in sede di mercato, inizia addirittura a circolare qualche voce di avvicendamento, con tanto di possibili nomi per la sostituzione. Si parla infatti di Aurelio Andreazzoli (ex Roma ed Empoli) e di Roberto Donadoni, altro "cuore Milan", che non allena dallo scorso agosto (era allo Shenzhen, in Cina) e che in passato è stato anche Commissario tecnico della Nazionale italiana. In questo momento, però, pare improbabile una mossa così netta, considerata anche la forzata lontananza dalla squadra dell'ad Adriano Galliani, ricoverato in ospedale a seguito del contagio da Covid-19. Dalla società filtra infatti che la posizione del tecnico non sarebbe assolutamente a rischio.

Le parole di Cristian Brocchi

Così il tecnico biancorosso nel dopopartita: "Non ha funzionato l'approccio, siamo partiti molto male. Avevamo preparato la partita in maniera molto più aggressiva, soprattutto nei primi minuti. Abbiamo preso due gol a difesa schierata, poi diventa tutto difficile. Deve essere chiaro a tutti che bisogna andare in campo dal primo secondo con voglia, attenzione, aggressività. Io non posso entrare e cambiare la mente e il corpo del giocatore. Dobbiamo lavorarci da squadra. Non dobbiamo perdere lucidità se subiamo un gol, né perdere le misure e andare in frustrazione. La classifica è ancora buona, abbiamo bisogno di aiuto e sostegno. Il secondo tempo? Ho cercato di dare una svolta, con imprevedibilità e velocità. Per certi versi è riuscito. Momento più difficile? È un momento difficile, ci sono ancora otto partite, chiedo a tutti di creare positività nell'ambiente, non dobbiamo fare una tragedia. Sicuramente fa male, sono il primo ad essere arrabbiato. Fino a oggi un buonissimo campionato, siamo ancora lì, ci sono 8 finali e abbiamo bisogno del sostegno di tutti. L'errore più grande sarebbe quello di rovinare quel qualcosa che stiamo cercando di fare. Dobbiamo essere un'unica famiglia che rema dalla stessa parte, per arrivare a un sogno che tutti vorremmo realizzare. Si realizzerà solo con tanta fatica, voglia e unione".

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