Vladimir Aceti e i compagni della staffetta 4×400 chiudono la finale olimpica al settimo posto
Prova macchiata
Gli azzurri (Davide Re, Edoardo Scotti e Alessandro Sibilio in gara insieme ad Aceti) hanno sprecato una grande occasione per andare a podio. In particolare, sul risultato del quartetto schierato dall’Italia pesa il pasticcio combinato all’ultimo cambio, quando Scotti e Sibilio non si sono trovati nella giusta posizione per il passaggio del testimone perdendo diversi secondi preziosi. Ciò nonostante, Aceti e compagni hanno chiuso in 2’58″81, abbassando di nuovo il primato italiano (lo avevano già fatto in semifinale). La gara è stata vinta dagli Stati Uniti, irraggiungibili per tutte le altre Nazioni, che hanno preceduto il quartetto dei Paesi Bassi e quello del Botswana.
Aceti da applausi
Vladimir Aceti, che era stato già protagonista a Tokyo con la 4×400 mista (fuori di un soffio dalla finale), termina così la sua prima partecipazione ai Giochi olimpici. Il 23enne giussanese, cresciuto nella Vis Nova e da qualche stagione in forza alle Fiamme Gialle, è stato schierato come secondo frazionista e ha fatto il suo, ricevendo il testimone da Re in ultima posizione e mantenendo l’Italia a contatto con le altre formazioni in pista. Poi, però, è arrivato il pasticcio di cui sopra, che ha di fatto escluso la 4×400 azzurra dalla lotta per le medaglie.
Olimpiade azzurra
Va così in archivio un’Olimpiade (manca ancora la maratona maschile, in programma nella notte fra sabato e domenica) che per l’atletica italiana rimarrà indimenticabile, se non leggendaria. Sono cinque, infatti, gli ori raccolti dalla squadra azzurra, fra cui quello sensazionale della 4×100 maschile, spinta alla vittoria da una clamorosa ultima frazione del caratese Filippo Tortu.
Sul Giornale di Carate in edicola e disponibile on line da martedì 10 agosto ampio servizio dedicato alle gare che hanno visto protagonisti gli atleti brianzoli alla 32esima edizione dei Giochi olimpici estivi.