Seregno

Segna e ricorda l’amico morto a 15 anni

Simone Mandaradoni, 18enne difensore della Juniores del Mariano calcio, è stato protagonista di un bel gesto

Segna e ricorda l’amico morto a 15 anni
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A Mariano un gol speciale, non tanto perché segnato sul finire di una gara inchiodata sull’1 - 1 e nemmeno per la sua bellezza, ma per quella maglia mostrata al pubblico in ricordo di un amico che non c’è più.

Segna e ricorda l’amico morto a 15 anni

Simone Mandaradoni e il seregnese Marco Rigato erano diventati inseparabili. Si erano conosciuti sui campi da calcio, durante un memorial organizzato in città, e avevano iniziato a condividere momenti come ogni altro ragazzo della loro età.

«Da poco giocavamo insieme alla Folgore Caratese - ha raccontato il difensore del Mariano calcio, in forza alla Juniores regionale - A dicembre del 2020 Marco purtroppo si è ammalato di cancro. L’ho rivisto a marzo durante un allenamento e mi aveva spiegato quello che stava passando, dicendomi che sarebbe guarito. Purtroppo è andata diversamente, a giugno del 2021 è venuto a mancare».

La scomparsa di Rigato, appena 15enne, ha toccato nel profondo Mandaradoni, oggi 18enne. «Eravamo coetanei, alla nostra età non ci si aspetta che possano accadere queste cose. Avevamo un carattere simile, siamo andati subito d’accordo. Ci piaceva ridere, scherzare, passavamo diverso tempo anche solo a chiacchierare insieme».
L’altro fine settimana, nella gara interna contro Bresso, Simone è sceso in campo indossando, sotto la divisa del Mariano, una t-shirt che raffigura il viso dell’amico scomparso.

Marco Rigato

"Questa maglia è il mio portafortuna"

In pieno recupero ha iniziato l’azione sulla corsia sinistra, ha duettato con un compagno, poi è penetrato in area, si è coordinato e di sinistro ha insaccato una rete pregevole. La sua corsa verso la tribuna è stata carica di emozioni: l’esultanza, la maglia tolta e la commozione.

«E’ il mio primo gol stagionale, questa maglia è il mio portafortuna. La indosserò sempre, perché è un modo per portare Marco in campo con me. Dopo la partita ho avuto modo di parlare con sua mamma, purtroppo non era sugli spalti, ma è stata molto felice del mio gesto e mi ha ringraziato».

Come da regolamento la maglia tolta ha fatto scattare un’ammonizione per il terzino, che però è valso la pena prendere.

«E’ successo tutto molto velocemente - ha raccontato l’allenatore Massimiliano Ferri - Ci sono stati i festeggiamenti per una gara vinta allo scadere e per un gol pazzesco, ma il ricordo per un amico scomparso va oltre il calcio. Quando ho saputo la storia, mi sono emozionato anch’io. Per un difensore non è così frequente segnare, sono contento che Simone ci sia riuscito».

In settimana i ragazzi della Juniores, una volta tornati ad allenarsi e archiviata l’adrenalina della partita vinta, si sono presi un momento per sottolineare nuovamente il gesto di Simone.

«Dopo il match all’interno dello spogliatoio c’era un gran caos e ci siamo detti solo poche parole. Durante il primo allenamento, però, i ragazzi hanno tenuto a tributare un applauso a Simone, ha fatto un gesto non da tutti. Siamo orgogliosi perché questo significa anche che al Mariano calcio vengono insegnati ai ragazzi i giusti valori, che vanno oltre la vittoria di una partita», ha concluso il mister.

Tutta la squadra ora potrà contare su un compagno speciale, che ogni week end scende in campo insieme a Simone, in ogni duello vinto o perso, nelle sconfitte e nelle vittorie più belle.

 

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