La cerimonia a Lissone

Ai benemeriti concesso il prestigioso Premio Angelo d'oro

Le medaglie consegnate a Edo Casati, ai coniugi Zagato e alla memoria del cavalier Carlo Monguzzi

Ai benemeriti concesso il prestigioso Premio Angelo d'oro
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Benemeriti nello sport, alla memoria e nel volontariato: Lissone ha premiato i suoi "campioni" che hanno reso grande il nome della città.

Premiati i benemeriti con l'Angelo d'Oro

Ieri, domenica, nel teatro di Palazzo Terragni, sono state consegnate le benemerenze civiche. Nel corso della nona edizione del Premio Angelo d'Oro, i premi sono andati al campione paralimpico Edoardo Casati, alla memoria del cavaliere Carlo Monguzzi e ai coniugi Daniela Mauri e Enzo Zagato.

Le benemerenze sono conferite dall'Amministrazione comunale e assegnate da un'apposita Commissione che riconosce il merito di persone o associazioni che, con la propria attività, hanno dato lustro alla città accrescendone il prestigio e operando con disinteressata dedizione.

Le benemerenze civiche sono un modo per onorare e ringraziare coloro che hanno dimostrato un impegno straordinario nella promozione del bene comune. Sono persone che hanno lavorato duramente per rendere la nostra comunità un posto migliore in cui vivere, lavorare e crescere. Siamo grati per il loro esempio e auspichiamo che siano di ispirazione per le nuove generazioni, in quanto ci hanno dimostrato che il potere del singolo individuo può avere un impatto straordinario anche sulla  comunità.

Ha sottolineato il sindaco Laura Borella, che ha consegnato durante il Concerto di Primavera della Banda Santa Cecilia i premi insieme ai membri della Commissione consiliare istituita ad hoc per l'individuazione e la concessione dei premi ai cittadini benemeriti.

Il premio a Edoardo Casati

Lissone, il premio a Edoardo Casati
Lissone, il premio al campione paralimpico Edoardo Casati

"Per il coraggio, la tenacia e la forza grazie alla quale, nonostante la giovane età, ha saputo trasformare una prova durissima in occasione di riscatto e di valorizzazione delle proprie capacità diventando uno dei più promettenti atleti paraolimpici di tennis tavolo. Edoardo si è avvicinato a questa disciplina sportiva durante un periodo di permanenza all’Unità spinale dell’Ospedale Niguarda scoprendo un’autentica vocazione atletica. L’attività sportiva, infatti, inizialmente avvicinata con obiettivi riabilitativi, si è presto rivelata una passione per la quale spendersi senza riserve. Medaglia di bronzo nei Campionati europei a squadre, a maggio 2021 Edoardo ha conquistato il titolo di campione italiano paraolimpico di tennistavolo, sbaragliando tutti gli altri pongisti in gara. Ottenuta la convocazione in Nazionale, ora guarda con fiducia verso i Giochi paraolimpici di Parigi 2024. Un atleta a tutto tondo nel segno della resilienza, della forza e dell’amore per lo sport".

La benemerenza a Carlo Monguzzi

Lissone, il premio alla memoria di Carlo Monguzzi
Lissone, il premio alla memoria del cavaliere Carlo Monguzzi

"Un’intera esistenza dedicata alla musica intesa come occasione di crescita e di incontro, Carlo Monguzzi è stato Presidente nazionale dell’Anbima, l’associazione nazionale bande musicali autonome, dal 1997 al 2012 ed in seguito Presidente onorario. È stato anima e cuore dell’associazione Amici della Banda e fulcro della fertile vita di comunità che si è generata intorno al Corpo bandistico Santa Cecilia. Si è speso senza sosta perché il fascino dei corpi musicali bandistici venisse tramandato alle giovani generazioni verso le quali ha sempre mostrato attenzione e cura ritenendo che la sensibilità musicale fosse un imprescindibile elemento di crescita umana e sociale. Ha incoraggiato, valorizzato e sostenuto tutte le attività volte a mettere in luce talenti, attitudini e propensioni musicali nella ferma convinzione che attraverso la musica non solo si potessero scambiare competenze e saperi ma anche costruire un terreno comune di valori".

Benemeriti Daniela Mauri e Enzo Zagato

Lissone, il premio ai coniugi Zagato
Lissone, il premio ai coniugi Daniela e Enzo Zagato

"Daniela ed Enzo sono due testimoni preziosi, un esempio luminoso, due sposi che segnati da un evento luttuoso e drammatico non hanno chiuso le porte della propria casa ma hanno saputo aprirsi all’intera comunità.  Dopo la perdita del loro unico figlio Gianluca, a seguito di una lunga e travagliata malattia, con coraggio e tanta determinazione hanno saputo convertire il dolore profondissimo in gesti d’amore concreto e visibile organizzando sin da subito una raccolta fondi. È nata così una camminata non competitiva per le strade del quartiere di Santa Margherita dove Gianluca ha mosso i primi passi a scuola e in oratorio. Da dieci anni a questa parte, grazie alla “Camminata Amici di Gianluca” è stato possibile acquistare materiali e attrezzature per il reparto pediatrico dell’Istituto dei tumori di Milano, sistemarne l’aula insegnanti, procurare termometri e mascherine in tempo di Covid. Una testimonianza che interpella tutti e che promuove il valore della condivisione, del sostegno reciproco, della vicinanza fatta di atti concreti e di una solidarietà nel segno della vicinanza emotiva".

Il pomeriggio si è poi concluso tra le musiche e le note proposte dalla Santa Cecilia che si è esibita sul palco del Terragni.

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