In Brianza la "Staffetta Partigiana" per celebrare il 25 Aprile
Due percorsi in bicicletta organizzati per ricordare le figure protagoniste della Resistenza

Il 25 aprile di quest’anno ricorre l’80° anniversario della Liberazione dell’Italia dal regime fascista e dall'occupazione nazista dell'Italia durante la Seconda guerra mondiale.
In Brianza la "Staffetta Partigiana" per celebrare il 25 Aprile
Per celebrare questa ricorrenza, l’Amministrazione Comunale di Triuggio invita i cittadini a partecipare a due percorsi in bicicletta sul territorio organizzati per ricordare le staffette partigiane, figure protagoniste della Resistenza.
I percorsi partiranno alle ore 10:00 da Tregasio e da Rancate per poi confluire al Parco urbano in via Kennedy, dove alle ore 11:00 si svolgerà la cerimonia ufficiale con l’alzabandiera e i discorsi delle autorità.
La staffetta partigiana
La staffetta partigiana era una donna a cui era assegnato il compito di garantire i collegamenti tra le varie brigate partigiane nell'ambito della guerra di liberazione italiana. Le staffette erano arruolate tra le donne e i giovani ragazzi, categorie considerate meno pericolose e meno soggette a perquisizioni e rastrellamenti, in grado quindi di spostarsi con più libertà rispetto agli uomini.
La staffetta solitamente si muoveva da sola e disarmata, attraversando in bicicletta o a piedi zone impervie, trasportando anche carichi ingombranti.
I percorsi in bicicletta a Triuggio (partenza ore 10:00)
I due percorsi in bicicletta organizzati per venerdì 25 aprile a Triuggio prendono il nome dalle staffette partigiane Iris Versari, Medaglia d’Oro al valor militare, e Laura Wronowska, nipote di Giacomo Matteotti.
Staffetta Iris (percorso rosso):
Raduno presso piazzale Nilde Iotti
Tappa alla Pietra d’inciampo dedicata a Carlo Vismara, in via Biffi 8
Visita alla Pietra d’inciampo intitolata a Domenico Riva, in via Diaz 75
Omaggio in via 25 Aprile
Biografia di Iris Versari
Nata a Forlì nel 1922, nel settembre del 1943 entra nella banda di Silvio Corbari prima come staffetta e poi come combattente prendendo parte a numerose azioni di
guerriglia, in cui si distingue per il suo coraggio.
Nell'agosto del 1944 la giovane partigiana, che, ferita ad una gamba, si era rifugiata con Corbari e altri compagni in una casa colonica a Cornia San Valentino (Forlì), viene sorpresa da tedeschi e fascisti, accompagnati sul luogo da un delatore. I partigiani oppongono resistenza, la ragazza capisce che, non potendo muoversi, non può tentare la fuga e così si sacrifica per agevolare la fuga dei suoi compagni: dopo aver abbattuto l'ufficiale nemico che per primo entrò nella casa colonica, consapevole della sorte che l'attendeva cadendo viva nelle mani del crudele nemico, si diede la morte.
Le sue gesta eroiche valsero la Medaglia d’Oro al valor militare alla memoria, conferita nel 1976 dal presidente Giovanni Leone, a Iris Versari a cui sono stati intitolati - oltre ad una via di Forlì - gli istituti professionali di Cesena e di Cesano Maderno (Monza eBrianza).
Staffetta Laura (percorso verde):
Raduno presso la Pietra d’inciampo dedicata a Carlo Vittorio Sironi, in via Sanzio Visita alla Pietra d’inciampo di Alfonso Ambrogio Casiraghi, presso Cascina Jacini
Tappa alla chiesetta di San Biagio, in via Don Sturzo
Omaggio al centro civico Sandro Pertini, in via delle Grigne 32
Biografia di Laura Wronowska
Francesca Laura Wronowska nasce a Milano nel 1924 da una famiglia benestante di origine polacca. Dopo l'omicidio dello zio acquisito Giacomo Matteotti, la famiglia perse il suo status sociale e si spostò in Liguria dove passarono un periodo di vera e propria miseria.
Il 9 settembre del 1943, Laura fece la sua prima staffetta salendo in bicicletta per la prima volta in Valfontabuona (valle sopra a Genova). Iniziò così la sua Resistenza, che durò 18 mesi. Con il nome di battaglia “Kiki”, Laura divenne quindi una pioniera della formazione Giustizia e Libertà, dove all’inizio svolgeva compiti di staffetta informatrice e poi anche infermiera tuttofare.
Ai primi di marzo del 1944, entrò a far parte della Brigata Matteotti, nella formazione "Antonio Lanfranconi" partecipando alla liberazione del campo di concentramento di Calvari.
Il ricordo di Laura va al 2 giugno 194: la povertà del Dopoguerra si sentiva ancora tutta, ma la viveva insieme a una gran gioia, perché come tutte le altre donne, poté votare per la prima volta in occasione del referendum istituzionale su Monarchia o Repubblica. Subito dopo il voto tornò con la famiglia a Milano dove divenne giornalista professionista e dove si è spenta nel 2023.
Raduno finale al Parco Urbano di via Kennedy (ore 11:00)
Al termine dei percorsi si terrà l'alzabandiera, il discorso delle autorità e infine sarà offerto il risotto Tricolore a tutti i partecipanti.