Posata una corona d'alloro per le vittime delle foibe a Desio
Alla celebrazione era presente il sindaco Simone Gargiulo e i rappresentanti dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia.
Posata una corona d'alloro per le vittime delle foibe a Desio. Alla celebrazione era presente il sindaco Simone Gargiulo e i rappresentanti dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia.
Posata una corona d'alloro per le vittime delle Foibe a Desio
Un toccante momento per la ricorrenza del Giorno del Ricordo, istituito con legge del 2004 il 10 febbraio. A Desio le celebrazioni si sono svolte questa mattina, sabato 12. Posata una corona d'alloro. Il sindaco Simone Gargiulo e alcuni rappresentanti del Consiglio comunale si sono recati in via Martiri delle Foibe per rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe.
"Una celebrazione dignitosa"
Alla celebrazione era presente il sindaco Simone Gargiulo e i rappresentanti dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia. "Esprimo, per voce mia, del presidente Cerlienco e di tutto il Comitato, grande soddisfazione per la decisione dell’Amministrazione Comunale di Desio di celebrare degnamente i Martiri delle Foibe con la cerimonia di stamattina" ha dichiarato Diego Formenti, Vicepresidente ANVGD Monza e Brianza.
"E' importante parlarne nelle scuole"
“Da alcuni anni si è aperta la riflessione e l’approfondimento sulla storia e sugli eventi che caratterizzarono gli ex territori italiani della Dalmazia e dell’Istria - ha racconta il sindaco Simone Gargiulo - Vicende complesse e articolate che suscitano profonde emozioni. Particolare importanza ha avuto e ritengo debba avere il lavoro nelle scuole, per diffondere la conoscenza di quegli avvenimenti, per rendere giustizia alle vittime e a tutti coloro che, con grande dolore, non ebbero altra scelta che la via dell’esilio”. Un gesto semplice ma necessario, secondo l'assessore alla Cultura Miriam Cuppari: "A Desio abbiamo deciso di dare il nostro contributo con un piccolo segno che riteniamo doveroso al fine di conservare e rinnovare la memoria di quella tragedia".
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