Villa Reale, il Consorzio prende posizione e tuona: "Privato inadempiente, risoluzione del contratto è atto dovuto"
Duro comunicato da parte dell'ente pubblico nei confronti del Concessionario che dovrà riconsegnare le chiavi entro il 15 gennaio
Sembra ormai giungere al capolinea l'annosa querelle tra il Consorzio Villa Reale e il concessionario privato, la società "Nuova Villa Reala Spa". In queste ore l'ente pubblico ha infatti diramato un pungente comunicato stampa. Una dura presa di posizione con la quale si chiarisce come l'atto di risoluzione del contratto sia del tutto dovuto e giustificato dalle inadempienze del privato.
"Doverosa reazione ad una situazione di totale abbandono"
Secondo il Consorzio della Villa Reale, la situazione sarebbe andata aggravandosi negli ultimi mesi, a fronte del fatto che il Concessionario Nuova Villa Reale Monza S.p.a., società controllata da NA.GEST – Navarra Gestioni, a cui sono stati contestati diversi inadempimenti relativi alla gestione del bene, ha ribadito l’intenzione di interrompere l’attività di gestione del corpo centrale della Villa Reale. Inoltre, alcuni fornitori avrebbero rappresentato al Consorzio che da mesi non ricevevano pagamenti da parte del Concessionario e avrebbero minacciato di interrompere servizi come la vigilanza sull’immobile. Perfino il teleriscaldamento non sarebbe stato pagato: il Concessionario avrebbe lasciato crescere un debito di oltre 100 mila euro.
"I danni subiti dal Consorzio per la condotta del concessionario saranno contestati e discussi nelle opportune sedi giudiziarie a cui si ricorrerà anche per recuperare i mancati incassi del Consorzio dovuti al rifiuto del Concessionario di pagare quanto contrattualizzato a suo carico. Il Concessionario si è rifiutato perfino di trasmettere i documenti contabili previsti dal contratto per consentire al Consorzio di verificare la congruità dei prezzi di alcuni arredi e attrezzature che avrebbero potuto essere rilevate. In assenza dei documenti è chiaro che, a tutela del denaro pubblico, il Consorzio non potrà acquistare alcun bene."
L’obiettivo prioritario è poter riaprire al pubblico la Villa Reale.
La situazione attuale, sempre secondo il Consorzio, sarebbe dunque figlia di precisi inadempimenti da parte del Concessionario che avrebbe deciso di sottrarsi agli obblighi contrattuali. Infatti, dopo la chiusura imposta dai provvedimenti restrittivi dovuti alla pandemia da Covid-19, il Concessionario privato Nuova Villa Reale Monza S.p.a. non avrebbe provveduto alla riapertura come previsto dal mese di maggio per tutti gli istituti e luoghi di cultura, mentre gli Appartamenti Reali, gestiti direttamente dal Consorzio, sono stati riaperti al pubblico dal 28 maggio 2020. In seguito, il 26 novembre, Nuova Villa Reale Monza, ha notificato nuovamente il recesso unilaterale dal contratto, scatenando la reazione dell'ente pubblico, che in data 23 dicembre, al fine di tutelare il bene pubblico, ha ritenuto di procedere con la risoluzione per inadempimento del Concessionario. A fronte di ciò, venerdì 15 gennaio il privato dovrebbe restituire le chiavi della porzione di Reggia che gli era stata assegnata in concessione. Parallelamente, come annunciato dal Sindaco di Monza e Presidente del Consorzio Dario Allevi e confermato dal Direttore Generale Giuseppe Distefano, verrà scelto il modello di gestione per l’immediato futuro con l’obiettivo di riaprire al pubblico l’intera Villa.
La consegna degli spazi prevista il 15 gennaio 2021
Sarebbe dunque confermata la data del 15 gennaio per la riconsegna degli spazi, per i quali andrà condotta una puntuale ricognizione delle opere realizzate. A questo proposito la Direzione Generale ha voluto chiarire alcuni punti emersi come indiscrezioni nei giorni scorsi:
"Nessun arredo storico lascerà la Reggia. È falsa, dunque, la notizia che i beni della Reggia saranno messi all’asta. Il Concessionario ha proposto la cessione di alcuni arredi tuttavia, il Consorzio, non ha ritenuto di procedere all’acquisto dei beni alle condizioni proposte dal Concessionario. Allo stato attuale, si stanno valutando tutte le complesse questioni sul tavolo con l’intento di trovare la migliore soluzione nell’interesse pubblico. Il Consorzio si è trovato ad affrontare una situazione di subentro che avrebbe volentieri evitato se il Concessionario avesse rispettato i termini contrattuali. Di certo, considerata l’impossibilità di trovare una ragionevole soluzione rispetto al comportamento del Concessionario, il Consorzio non avrebbe potuto restare inerme, nel rispetto delle leggi ma soprattutto dei cittadini."