Comunità pastorale in ansia, si aggravano le condizioni di don Mauro Radice
Il sacerdote è stato costretto a indossare il casco Cpap per favorire la respirazione.
Comunità pastorale Casa di Betania (che comprende le parrocchie di Agrate, Omate e Caponago) in ansia, si aggravano le condizioni di don Mauro Radice. Il sacerdote sta lottando contro il coronavirus.
Ventilazione assistita
Si fanno sempre più preoccupanti le condizioni di salute di don Mauro Radice, responsabile della comunità pastorale Casa di Betania. Colpito dal Covid la scorsa settimana, trasferito in ospedale venerdì, da oggi è aiutato con la ventilazione assistita, l'ormai noto casco Cpap. A dare notizia dell'aggravamento è stato don Davide Cardinale, responsabile della Pastorale Giovanile, anche lui colpito dal virus insieme al coadiutore, don Giorgio Porta.
"Vi aggiorno sulle condizioni di salute di noi preti - ha scritto nel tardo pomeriggio di oggi, domenica, in una nota inviata ai fedeli, chiedendo loro di pregare - Io e don Giorgio siamo in una fase di letta ripresa. Non abbiamo più febbre ma siamo sempre molto stanchi e affaticati. Giovedì pomeriggio faremo il tampone molecolare. La situazione di don Mauro rimane critica, stiamo aspettando l’evoluzione delle terapie in corso. Attualmente è in reparto. Non è in rianimazione e tollera la respirazione forzata. Vi chiediamo la vostra vicinanza nella preghiera".
La situazione in paese
Il focolaio di Covid in parrocchia era scoppiato all'inizio della scorsa settimana. Nel giro di 24 ore i tre sacerdoti erano risultati positivi. Le chiese e gli oratori della Comunità sono immediatamente stati chiusi per 15 giorni. Notizie non buone anche sul fronte del numero di agratesi attualmente positivi. Negli ultimi sette giorni il dato è passato da 126 a 151. In parallelo crescono fortunatamente anche i guariti da inizio pandemia, saliti in una settimana da 616 a 655. Stabili a 33 i decessi.
"E' salito a 151 il numero delle persone positive (con un aumento di 25 in questa ultima settimana), di cui 12 ricoverate in strutture ospedaliere - ha annunciato il sindaco di Agrate Simone Sironi - Tra queste, anche il nostro caro Parroco don Mauro, che ci auguriamo possa presto stare meglio. Don Davide e Don Giorgio, anch'essi positivi, sono in quarantena a casa. A tutti i nostri concittadini ricoverati e in assistenza domiciliare va il nostro pensiero e la nostra vicinanza. Continua l'attività di monitoraggio e controllo da parte della Polizia Locale e dei volontari di Protezione Civile. Insisto, però, nel dire che il loro intervento può servire a ben poco, se non nasce in ciascuno di noi la consapevolezza di far parte di una comunità nella quale ciascuno deve dare una mano: dai più giovani ai più anziani dobbiamo tutti capire che non si devono fare assembramenti, né negli spazi pubblici né in quelli privati (abitazioni ecc...), e che la mascherina non serve alzarla quando si viene richiamati dal vigile, dal volontario o dal Sindaco stesso (come spesso mi capita di dover fare). Non so più come altro dirvi che la situazione è ancora seria e che, senza inutili allarmismi, non dobbiamo abbassare la guardia per nessun motivo. Diamoci una mano ad uscirne: siamo tutti stanchi, lo capisco bene, ma dobbiamo ancora avere pazienza"