Pedemontana, Europa Verde: "Opera insostenibile e dannosa per l'ambiente"
Gli attivisti del partito ecologista bocciano il progetto. E intanto le questioni Tangenzialina e bretella Trmi10 ancora ferme al palo
Pedemontana, croce e delizia della politica brianzola. A Lissone - che sarà tagliata in due dalla nuova autostrada, isolando le frazioni Santa Margherita e Aliprandi - sulle barricate sono saliti gli attivisti di Europa Verde, il partito ecologista e ambientalista.
Pedemontana: "Da cancellare"
La notizia del finanziamento da parte della Banca europea degli investimenti, di alcune banche private e da Cassa depositi e prestiti dei lavori di completamento di Pedemontana ha scatenato la polemica politica.
Per rianimare Pedemontana, la Regione Lombardia, azionista di controllo, che ha già sborsato 350 milioni di aumento di capitale e trasformato in prestito una garanzia di 900 milioni del 2017 per non farla fallire, ha così adottato la soluzione più comoda già presa dalla Brebemi. Ricordiamo però al contempo che il modello Brebemi è stato altamente fallimentare, dato che quell’autostrada, completata da 6 anni, ha il traffico di una modesta strada provinciale.
Così ha sottolineato Fabrizio Cortesi, referente di Europa Verde Lissone. Un problema che, oltre che viabilistico, è anche politico.
Spiace vedere da un lato l’avallo di questo tipo di progetti, davvero dannosi e insostenibili ambientalmente e finanziariamente, addirittura dal Ministero della transizione ecologica, che pare fare tutt’altro che occuparsi di ambiente, biodiversità e sostenibilità. Dall’altro la Regione a trazione leghista nel perseverare con le grandi opere dannose puntando tutt’oggi sulla mobilità su gomma e asfalto quando si dovrebbe andare in tutt’altra direzione.
Una stoccata a tutti, tanto alla Destra quanto alla Sinistra.
Spiace vedere l’atteggiamento tutto sommato passivo e accomodante di una politica locale, anche lissonese, che nulla ha da dire sui pesanti impatti negativi dell’opera che andrebbe fermata. L’unica preoccupazione pare essere che venga lasciato uno svincolo della Valassina all’intersezione con la Pedemontana, mostrando davvero poca sensibilità per la sostenibilità di questo territorio ormai compromesso irreversibilmente.
E la tangenzialina?
All’appello, in ogni caso, ancora mancano le certezze per la realizzazione della Trmi10 che collegherà la nuova Tangenziale realizzata - e ancora chiusa al traffico veicolare e dei mezzi di soccorso - tra Lissone, Vedano e Monza.
La bretella da progetto dovrà collegare la nuova tangenzialina con lo svincolo Bareggia-Macherio di Autostrada Pedemontana e con l’area orientale della città verso la Strada Provinciale Monza-Carate all’altezza di Biassono.
Un’opera strategica (che decongestionerà il traffico su via Zanella e via Trieste a Lissone e su via Boito a Monza) e funzionale soprattutto all’apertura della Tangenziale che, per ora, nonostante i lavori conclusi resta ferma al palo. E con tanto di lampioni accesi tanto di giorno quanto di notte.
(in copertina la Tangenzialina a Sud di Lissone)
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