Renate e Veduggio

E' iniziata la rivoluzione di don Claudio: "Ci hai portato una ventata di freschezza"

Un bellissimo pomeriggio di festa domenica per l’accoglienza del nuovo parroco

E' iniziata la rivoluzione di don Claudio: "Ci hai portato una ventata di freschezza"
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Vedendolo sfrecciare in sella alla bicicletta o alla moto, qualcuno lo ha simpaticamente paragonato a don Matteo, celebre sacerdote della tv. Certo è che il nuovo parroco di Renate e Veduggio, don Claudio Borghi, a piedi o sulle amate due ruote, dentro e fuori dalle chiese, in un solo mese di permanenza tra i fedeli ha già iniziato la sua rivoluzione. Una rivoluzione fatta di un entusiasmo contagioso che ieri pomeriggio, domenica 17 ottobre 2021, giornata dedicata al suo ingresso ufficiale, si è respirato tutto.
«Ci hai portato una ventata di freschezza e letizia», hanno assicurato i membri del Consiglio pastorale.

Una lunga camminata festosa

Lo si è visto nel corteo organizzato da Veduggio a Renate, prima della messa solenne. Una folla di parrocchiani, associazioni, giovani e bambini ha seguito il nuovo pastore per le vie dei due paesi: una marcia allegra, intervallata da sei tappe in luoghi significativi nelle quali è stato subito messo in pratica il desiderio di collaborazione che poi don Claudio avrebbe espresso durante la cerimonia eucaristica: «Preferisco che cento persone facciano un passo piuttosto che solo una ne compia cento». Ha preso sempre parola, lasciando però grande spazio alle testimonianze.

La rivoluzione di don Claudio

Il manifesto della rivoluzione di don Claudio è stato riassunto nella sua omelia, pronunciata dall’altare della chiesa dei Santi Donato e Carpoforo accanto al decano, don Sergio Stevan, e a don Ezio Castoldi. Seduti tra le panche anche i primi cittadini di Renate e Veduggio.
Il parroco vuole una comunità in grado di raggiungere i ragazzi e le giovani famiglie; una comunità accogliente che «costruisce ponti ed abbatte muri», per nulla intimorita «dalla pluriformità delle provenienze, delle cultura, dalle fedi differenti». A partire dalle parrocchie di Veduggio e Renate che dal primo maggio diverranno, senza più indugi, Comunità pastorale. Una comunità, infine, in cui ciascuno sente che può dare qualcosa.
Don Claudio ha voluto fare anche un regalo ai fedeli: una busta con una spilla, simbolo di unità tra i due paesi; una matita colorata per essere «creativi», per farne, insieme, «di tutti i colori». E un calendario del 2022: il passato, glorioso, non va dimenticato (il sacerdote ha più volte reso omaggio ai suoi predecessori, puntando i riflettori sull’esempio del prossimo beato, don Mario Ciceri) ma ora è il momento di «guardare avanti».

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