Villasanta

Villasanta, petizione dei genitori contro il container alla scuola "Villa"

Iniziativa organizzata da alcuni genitori delle scuole villasantesi. Lunedì, ricordiamo, era stato abbattuto il grande pino che da decenni sorgeva sul lato del giardino dove verrà posizionato il prefabbricato.

Villasanta, petizione dei genitori contro il container alla scuola "Villa"
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Petizione online per fermare i lavori di abbattimento degli alberi all'interno del giardino della scuola elementare Villa e per chiedere all'Amministrazione comunale di Villasanta, guidata dal sindaco Luca Ornago, una soluzione alternativa.  E' questo il senso dell'iniziativa messa in atto oggi, mercoledì 3 agosto 2022, da un gruppo di genitori delle scuole villasantesi.

Continua la polemica

Dunque continua la polemica per i container che verranno posizionati nel giardino della scuola elementare.

"Chiediamo al Comune di trovare una soluzione alternativa, magari attraverso convenzioni con privati e/o con altre strutture scolastiche- si legge nel testo della petizione- Chiediamo inoltre che, a seguito di un’attenta analisi demografica, se resa necessaria dalle esigenze numeriche dei bambini che vivono a Villasanta, si passi alla immediata progettazione della rinnovata scuola Tagliabue e alla messa a gara del progetto, senza attendere chimere legate a fantomatici fondi del Pnrr che non arriveranno (sarebbe già dovuti arrivare)”.

Il testo della petizione

Di seguito il testo integrale della petizione (clicca qui)

I bambini di Villasanta hanno il diritto ad uno spazio dove studiare, dove giocare e dove crescere con serenità. La scelta di creare una struttura provvisoria nel giardino della scuola Villa si sta dimostrando una decisione sbagliata su tutti i fronti:

- Economico: quasi mezzo milione di euro dei villasantesi per occupare un giardino con 180 mq di prefabbricato, con annessa colata di calcestruzzo, costruzione dei sottoservizi per la predisposizione dei bagni e il collegamento con le fognature. Una struttura destinata probabilmente a diventare un ecomostro che stazionerà per sempre nel giardino della scuola, perché abbatterla costerà troppo.

- Ambientale: hanno già tagliato un albero secolare e sono previsti altri abbattimenti di piante, inoltre toglieranno terreno senza prevedere opere di compensazione, sia per la varianza idraulica (in una zona in cui le case hanno già problemi di infiltrazioni tali da richiedere a breve l'intervento di Brianza Acque), sia per opere di depavimentazione su altri spazi cementificati.

- Sociale: i bambini dovranno subire i lavori dei cantieri per tutta la prima fase dell’anno scolastico, oltre ai lavori già previsti di Brianza Acque. In un periodo in cui saranno costretti a tenere mascherine e avere finestre aperte perché non si sono fatti investimenti per il ricircolo dell'aria all'interno delle aule, questi lavori contribuiranno solo ad aumentare il disagio degli studenti.

- Educativa: che insegnamento diamo ai nostri figli se mostriamo loro che per risolvere i problemi basta abbattere alberi, togliere il verde, costruire cemento, senza riuscire a trovare una soluzione alternativa, magari coinvolgendo anche altri soggetti?

- Demografica: è mai stata fatta una analisi demografica sulle reali necessità delle famiglie villasantesi a partire dal numero di bambini? Le nostre scuole accolgono anche fanciulli non residenti, quanti sono coloro che vengono da fuori?

Quello che chiediamo è che vengano immediatamente sospesi i lavori per il prefabbricato. SI deve trovare una soluzione alternativa, magari attraverso convenzioni con privati e/o con altre strutture scolastiche.

Chiediamo inoltre che, a seguito di un'attenta analisi demografica, se resa necessaria dalle esigenze numeriche dei bambini che vivono a Villasanta, si passi alla immediata progettazione della rinnovata scuola Tagliabue e alla messa a gara del progetto, senza attendere chimere legate a fantomatici fondi del PNRR che non arriveranno (sarebbero già dovuti arrivare).

I quasi 500 mila euro possono essere spesi per opere che realmente servono alla cittadinanza, non per abbattere alberi, cementificare e far stare i nostri figli in strutture prefabbricate destinate a diventare ecomostri.

 

Via gli alberi per posizionare i container

La decisione di abbattere gli alberi è stata presa dal Comune per permettere il posizionamento del container, dal costo di oltre 450mila euro che, nei piani dell’amministrazione di centrosinistra guidata dal sindaco Luca Ornago servirà per ospitare le attività dei bambini della scuola Tagliabue. Oltre al pino più grande è stato abbattuto anche quello più piccolo. Non resterà in vita nemmeno il cespuglio posizionato al centro del grande prato.

 

L'ira del Carroccio

Una decisione, quella di abbattere le piante, che ha fatto andare su tutte le furie i consiglieri comunali del Carroccio Antonio Cambiaghi e Federico Cilfone che hanno attaccato pesantemente l'Amministrazione comunale rea, secondo loro, di aver tenuto un atteggiamento grave e incoerente e di non aver reso pubblica, prima di oggi, la necessità di tagliare le piante per realizzare la piattaforma in cemento.

"Siamo indignati dall'atteggiamento dell'Amministrazione che si reputa ecologista - si legge nella nota stampa diramata dal Carroccio Villasantese - Siamo indignati, non solo noi ma anche i nostri concittadini. Nessuno è stato avvertito dell'abbattimento, anche in seguito a specifiche domande poste all'amministrazione in sede di Commissione territorio non è emersa la presenza problematica di una pianta che ostacolava il proseguimento dei lavori. Troviamo grave e incoerente l'atteggiamento della maggioranza! Contradditorio lo slogan green di piantare nuovi alberi in Piazza Canova se poi viene rimosso un pino che da anni ha le sue radici nel giardino della scuola. Il prefabbricato fra qualche anno verrà rimosso e nella migliore delle ipotesi riutilizzato per altre attività, la pianta avrebbe potuto continuare a fare ombra nelle ricreazioni dei bambini che frequentano la scuola".

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