Tagliata la recinzione dell'area che ospiterà la futura casa di riposo
Vandali in azione nella notte tra giovedì 22 e venerdì 23 dicembre sul pratone davanti al Palaunimec, sull'area recintata di proprietà di Borgo Lecco Iniziative e gener
Un raid vandalico in piena regola (con tanto di rivendicazione anonima) contro la recinzione dell'area che ospiterà la futura casa di riposo, ad Arcore.
Un blitz avvenuto nella notte tra giovedì 22 e venerdì 23 dicembre 2022 sul pratone che si trova davanti al PalaUnimec, all'incrocio tra via Edison e via Sant'Apollinare e di proprietà della Borgo Lecco Iniziative, la società della famiglia Perego intenzionata a realizzare la casa di riposo.
Area recintata lo scorso mese di luglio
Lo scorso mese di luglio, ricordiamo, la proprietà decise di recintare l'area. Una decisione che ha impattato non poco sulle abitudini dei residenti e, soprattutto, dei fruitori del palazzetto dello sport. Un'area verde che, prima della recinzione, veniva utilizzata da molti bambini per giocare.
Evidentemente una scelta che non è andata giù a molti residenti i quali, nella notte, hanno messo in atto il clamoroso blitz per protestare contro l'installazione della recinzione e della realizzazione della casa di riposo.
La rivendicazione
Un pesante gesto di matrice anonima, firmato da un "gruppo di cittadini", che è stato rivendicato su un volantino appeso sulla recinzione e che continene accuse pesanti nei confronti dei proprietari dell'area.
"Un gruppo di cittadini esasperati - si legge nel volantino - per il disagio creato da questa vergogna oggi ha aperto un varco in questa recinzione ripristinando parzialmente la legalità ambientale di questo quartiere, ben sapendo che presto la breccia verrà chiusa nuovamente in quanto le persone che hanno ordito a questa recinzione appartengono alla categoria degli individui sfortunati già pesantemente puniti dalla natura la quale è stata molto avara con loro nela dotazione pacchetto cervello".
Il ricorso pendente al Tar
Attualmente, ricordiamo, la vicenda riguardante la realizzazione della casa di riposo è ancora pendente davanti al Tar per via di un ricorso presentato dalla U.S. Casati nei confronti della Borgo Lecco Iniziative. Se il Tar dovesse dare ragione alla U.S. Casati (che contesta gli scarsi vantaggi per il pubblico e l’impatto eccessivo) l’iter per la Rsa potrebbe arenarsi. Diversamente, il privato procederà come suo diritto.
In concreto il ricorso della Casati chiede al Tar Lombardia di pronunciarsi su quattro questioni: il numero dei posti letto previsti nella casa di riposo, la questione riguardante la viabilità dell'intero quartiere , la presenza dell'interesse pubblico nel realizzare l'opera e la volumetria del nuovo stabile.