Gli ex leghisti con Sala: "Un copione già visto"
Gli ex del Carroccio: "Stesso modus operandi usato con noi per far spazio a gente più gradita alla segreteria del partito"
Anche gli ex leghisti di Lissone, oggi riuniti in una lista civica, hanno preso le parti dell'ormai ex vicesindaco defenestrato dall'incarico in Giunta il giorno prima della fine dell'anno.
Ex leghisti con Ruggero Sala
A prendere le difese di Ruggero Sala - paragonando la vicenda al commissariamento, esattamente un anno fa, della sezione della Lega - ci hanno pensato i militanti di Prima Lissone guidati dall’ex primo cittadino leghista Fabio Meroni (in copertina).
Abbiamo avuto la sensazione di rivivere un déjà-vu; era esattamente il 31 dicembre 2021 quando con una mail, senza un precedente confronto, né avviso, né motivazione scritta, apprendevamo dai vertici della Lega che l’intera sezione di storici militanti e amministratori di Lissone era stata commissariata. Era chiaro che dovevamo far posto a nuovi personaggi, senza arte né parte, ma più graditi alla segreteria del partito.
Hanno tuonato i militanti che non hanno mai digerito la loro "cacciata" dal partito.
"Cacciati per far spazio ad altri"
Insomma, è un duro affondo quello degli ex esponenti del Carroccio che se la sono presa con il modus operandi del primo cittadino.
Abbiamo rivisto lo stesso copione tipico del modus operandi della Lega: il sindaco leghista Laura Borella, a cui abbiamo dovuto far spazio, con un comunicato ha defenestrato il vicesindaco Ruggero Sala. Nell’attesa di sapere le motivazioni, sempre se il sindaco si degnerà e non liquiderà tutti con due parole e un “tanto vi dovevo”, dobbiamo dire che politicamente si capiva che c’era qualcosa che non quadrava. Gli interventi del vicesindaco, condivisibili o meno, erano una spanna superiore a tutta la Giunta, sindaco compreso. Non per scienza infusa, ma per amore e profonda conoscenza del territorio della nostra città.
Hanno spiegato, chiedendo pubblicamente delucidazioni sull'accaduto.
"Nessun leone morto, solo ferito"
Anche ai rappresentanti della civica, non resta quindi che attendere le spiegazioni del primo cittadino che, forse, potrebbero arrivare durante la prima seduta utile del Consiglio comunale.
Nell’attesa di conoscere ulteriori sviluppi, concludiamo con una considerazione per coloro i quali festeggiano su queste vicende prendendo in prestito un proverbio arabo: “Sui cadaveri dei leoni festeggiano i cani, credendo di aver vinto. Ma i leoni rimangono leoni e i cani rimangono cani”. A Lissone non vediamo leoni morti ma solo leoni feriti.
Hanno concluso gli ex militanti del Carroccio, in attesa di sapere quando sarà convocato il prossimo Consiglio.
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