Taglio delle Messe e vendita dell’ex oratorio femminile, ecco i primi «gran premi della montagna» per don Massimo
Nel week end il nuovo parroco don Massimo Zappa, proveniente da Burago, farà il suo ingresso ufficiale nella comunità pastorale di Villasanta
"La vita è come una bicicletta che, per stare in piedi, deve muoversi". Con questo leit motiv il nuovo parroco di Villasanta don Massimo Zappa, 60 anni, si era presentato per la prima volta ai fedeli villasantesi nel suo editoriale sull’«Eco della Comunità» distribuito nelle chiese qualche settimana fa.
Il sacerdote, ricordiamo, è subentrato a don Alessandro Chiesa che a sua volta ha preso in mano le redini della comunità di Bollate come prevosto. Tifoso dell’Inter e grande amante delle due ruote (la comunità di Burago, durante la festa di saluto qualche settimana fa, gliene ha regalata una elettrica), don Massimo è consapevole che ci vorranno molti colpi di pedale, talvolta anche in salita, per tenere in equilibrio la nuova comunità pastorale Madonna dell’Aiuto che l’arcivescovo Mario Delpini gli ha affidato.
Le prime "scalate" da affrontare
E tra le prime "scalate" da affrontare, in maniera simbolica, ci sono sicuramente due grandi questioni molto attuali: i nuovi orari delle messe decisi dall’ex parroco che molti fedeli chiedono di rivedere (in primis i fedeli di San Giorgio invocano, per esempio, la reintroduzione della messa della domenica mattina che è stata eliminata da inizio settembre a causa del numero esiguo di sacerdoti) e, soprattutto, la vendita dell’ex oratorio femminile (le trattative con un soggetto privato sarebbero già a buon punto) che garantirebbe nuove e importanti risorse economiche per la sistemazione del centro giovanile San Giovanni Bosco.
Proprio un paio di settimane fa don Massimo, insieme al suo predecessore e all’architetto che segue la comunità pastorale, ha incontrato il sindaco Luca Ornago e i membri della Giunta anche per fare il punto su altre questioni riguardanti tutte le diverse proprietà della parrocchia e la variante al Piano di Governo del territorio tutt’ora in corso.
Il programma dei festeggiamenti del week end
Don Massimo entrerà ufficialmente nel week end a Villasanta. Saranno due giorni di grande festa, a partire da sabato alle 17 con la messa a San Giorgio al Parco. Al termine aperitivo sulla piazzetta. La sera poi, alle 20.45 il concerto d’organo in chiesa Sant’Anastasia in onore di don Massimo.
Domenica ci sarà il ritrovo in via Mazzini alla cappelletta di San Rocco, dove ci sarà l’affidamento di don Massimo alla Madonna Addolorata. A seguire il corteo di accompagnamento del Corpo Civico Musicale cittadino fino all’arrivo in chiesa Sant’Anastasia e saluto sul sagrato delle autorità civili. Alle 11 la messa con la presenza dell’arciprete del Duomo di Monza, Monsignor Silvano Provasi. Al termine della messa sarà allestito un aperitivo aperto a tutta la comunità organizzato dal circolo Unione. Alle 13.15 pranzo in oratorio, mentre alle 16 i vesperi solenni in chiesa San Fiorano presieduti da don Massimo con la benedizione eucaristica.
La vocazione e... l'ordinazione sacerdotale a soli 23 anni
"Ho scelto quella frase sulla bicicletta, suggerita dai tanti scritti della mistica francese Madeleine Delbreil, per descrivere la mia vita che è sempre stata un po’ così, in movimento - ha sottolineato il nuovo parroco - Sono nato a Merate e nel 1974, all’età di 11 anni, sono entrato in seminario prima a Merate e poi a Seveso, dove ho avuto come professore don Ivano Colombo. Nel 1987 sono stato ordinato prete dal cardinal Carlo Maria Martini e la mia è stata una vocazione al sacerdozio molto semplice e una ordinazione che è arrivata quando avevo 23 anni. Per poter diventare prete così giovane ho dovuto chiedere la dispensa papale poiché non bastava quella dell’arcivescovo".
Da Verano... a Villasanta
Prima destinazione a Verano Brianza; poi dopo 8 anni una nuova destinazione: l’unità pastorale composta dalle parrocchie di Alzate Brianza, Fabbrica Durini, Anzano del Parco e Orsenigo dove li ritrovo sempre don Ivano questa volta come parroco.
"Successivamente l’arcivescovo mi chiamò per guidare la parrocchia di Valsolda, il piccolo mondo di Antonio Fogazzaro - ha continuato il parroco - Dopo soli 4 anni approdai a Burago Molgora dove sono rimasto fino a qualche mese fa. La bicicletta che uso come metafora per la mia vita non racconta solo gli spostamenti che ho vissuto ma anche e soprattutto la guida che accompagnava questi cambi di destinazione. In ogni posto che sono stato ho scoperto che il Signore mi precedeva con la sua presenza discreta ma reale, mi rimetteva in pista dopo qualche mio sbandamento e mi incoraggiava e aiutava nei momenti della fatica. Sono tante le domande che mi frullano nella testa: Villasanta è molto più grande di Burago, sarà capace di fare fronte a tutte le richieste, le iniziative e le responsabilità amministrative? Sarò in grado di tenere insieme le parrocchie rispettoso del loro cammino e di far fare alle persone l’esperienza di una chiesa fraterna e sinodale? Se guardo alle mie forze mi tremano le gambe, ma se guardo alla fedeltà di Dio mi rassicuro. Chiedo ai fedeli villasantesi di pedalare insieme a me e di pedalare nella stessa direzione guardando al bene di tutta la comunità e non al proprio interesse".