"Che senso ha destinare ad uso agricolo una ex raffineria inquinata?"
Appello dell'avvocato Umberto Grella all'Amministrazione comunale villasantese sulla questione riguardante l'ex Lombarda Petroli
"Non ha senso destinare ad uso agricolo una ex raffineria inquinata (l'ex Lombarda Petroli, ndr), molto difficilmente Arpa autorizzerebbe un piano di bonifica per destinare quei terreni a coltivazione o allevamento: il rischio di contaminazione per gli esseri umani è troppo alto. Il tema non riguarda solo il suolo, ma anche la falda idrica che sale e scende in modo imprevedibile".
Con queste parole l'avvocato Umberto Grella, legale del fallimento, si è rivolto all'Amministrazione comunale villasantese affinchè possa cambiare idea sull'ex Lombarda Petroli di Villasanta.
La proposta dell'Esecutivo alla curatela
Ricordiamo che nei giorni scorsi l'Esecutivo guidato da Luca Ornago ha messo sul piatto una sua proposta alla curatrice fallimentare Elisabetta Brugnoni per chiudere una volta per tutte polemiche e contenziosi giudiziari nati negli anni tra i due enti anche se il dialogo, iniziato qualche settimana fa, sembra tutt’altro che in discesa.
Diecimila metri quadrati di superficie fondiaria in più rispetto a quanto contenuto nel Pgt del 2019 e un’area verde da 90mila metri quadrati trasformata in agricola (potrebbe produrre reddito, per esempio, con l’installazione di pannelli fotovoltaici) ceduta direttamente alla curatela della ex Lombarda Petroli. E’ questo, in sostanza, il contenuto della proposta che però è già stata respinta dalla curatela.
Il punto di vista del sindaco
"La nostra proposta prevede un ampliamento di 10mila metri quadri di superficie fondiaria per facilitare una migliore distribuzione dei volumi produttivi e commerciali, che resterebbero comunque immutati, e la rinuncia all’acquisizione come standard di verde pubblico della grande area centrale, di 90mila metri quadri, che verrebbe riclassificata come agricola e resterebbe di proprietà dell’ex Lombarda Petroli - ha spiegato il sindaco durante la conferenza stampa convocata giovedì scorso - Una superficie maggiore rispetto a quella prevista nel Pgt del 2019. Inoltre, abbiamo previsto un’area agricola che, naturalmente, come il resto dovrà essere sottoposta ad un intervento di bonifica; per area agricola non intendiamo campi coltivati o allevamenti come aveva ironizzato qualcuno. Non si potrà edificare, ma sarà possibile, per esempio, posizionare pannelli fotovoltaici che potrebbero portare un utile ai futuri insediamenti. Ci siamo inseriti nel percorso della variante per presentare una proposta alla curatela, sulla scia di quanto stabilito dal Ptcp provinciale che prevede la diminuzione del consumo di suolo in tutta la Provincia. La nostra proposta tutela la fascia prossima alle abitazioni esistenti. Ovviamente confermiamo il corridoio ecologico che andrà a separare l'ex Lombarda Petroli e Immobiliare Villasanta. Un altro aspetto della nostra proposta riguarda proprio l'istituzione di un'area agricola di circa 90mila metri quadrati, cioè andremo a cambiare la destinazione dell'area verde che passerà da standards a verde pubblico in cessione all'Amministrazione comunale ad area agricola. Però sotto questo aspetto vorrei sottolineare che la suddetta area agricola rimarrà di proprietà della controparte e non del Comune".
Idea già bocciata
La proposta presentata dall'Esecutivo, però, è già stata già fortemente respinta dalla curatela che l'ha giudicata irrealizzabile poiché si tratterebbe di andare a realizzare un'area agricola su terreni che necessitano di bonifica e per di più inseriti in una vecchia raffineria. La controproposta formulata all'Esecutivo vede una riduzione dell'area verde a 37mila metri quadrati e la destinazione di 127mila metri quadrati a comparto produttivo.
"La bonifica sarebbe comunque troppo costosa"
"Bonificare un'area agricola significherebbe comunque attuare una bonifica speciale con un piano di caratterizzazione molto difficile e molto costoso: non si applicherebbe la cosiddetta tabella A (che riguarda solo terreni residenziali e terreni di parco pubblico), ma parametri assai piu’ onerosi e costosi e forse nemmeno possibili da raggiungere - ha sottolineato Grella - Stesso discorso anche se si vuole destinare l’area ad orto urbano per gli anziani, a meno che si voglia aiutare l’Inps a ridurre il numero di pensionati. Se invece si pensa all’agricolo per altri usi si va comunque fuori strada. Arpa non distingue tra la destinazione di agricolo coltivato e di agricolo non coltivato, applica il principio comunitario di precauzione e pretende sempre la bonifica per coltivato, che è difficilissima per i motivi di cui sopra. Invece la realizzazione di un parco eolico e parco fotovoltaico hanno un impatto paesistico e visivo rilevante e critico. A questo punto sarebe molto meglio un parco verde urbano che rigenera anche l’ambiente rilasciando ossigeno".
"Eolico e fotovoltaico richiederebbero finanziamenti ingenti"
"In ogni caso se l'Esecutivo pensa ad un parco eolico è bene mettere in chiaro che nessuno mai lo farà perché a Villasanta non ci sono ore/vento annue sufficienti a finanziare l’investimento ingente necessario - ha continuato Grella - Se si pensa ad un parco fotovoltaico anche qui non vi sono i presupposti, perché le ore/sole annue sono modeste nel Nord Italia, non è un caso se i parchi fotovoltaici vengono fatti nel meridione dove le ore/sole annue sono sufficienti. Qualcuno mi citi un parco fotovoltaico fatto in Brianza, non ve ne sono, al massimo vi sono piccoli impianti ad uso domestico sui tetti. Altresì, la dimensione proposta dall’assessore Sormani è troppo modesta per un investimento industriale, 50.000 mq è troppo poco, di solito le società di settore intervengono se vi sono almeno 200.000 mq disponibili ed anche oltre per poter ammortizzare l’ingente investimento. Le società di settore, poi, pagano circa 2.000 euro annue di affitto per ettaro per i terreni nel meridione per i parchi fotovoltaici, quindi 0,5 euro/mq annue, che diventa 5 euro circa in caso di acquisto del terreno. Quindi un valore economico ridicolo ed insufficiente per un qualsiasi serio approccio imprenditoriale, a maggior ragione se si tratta di un terreno inquinato da bonificare con tutti i problemi di cui sopra. Questa destinazione agricola con terreno lasciato in proprietà al fallimento non ci aiuta".
"Gli impreditori interessati all'acquisto del compendio sono stati chiari"
"Gli imprenditori del produttivo e della logistica interessati all’acquisto del compendio della ex Lombarda Petroli non la vogliono, avrebbero un serio problema in più da gestire, più facile invece realizzare un corridoio ecologico con bonifica in tabella A, ma ridimensionato rispetto all’assurda previsione del Pgt 2019 annullata dal Tar - ha concluso Grella - Questo è il merito della questione su cui l’assessore Sormani svicola non sapendo cosa dire. Mi pare che, sulla questione, vi sia un approccio superficiale-ideologico-elettoralistico totalmente inaccettabile dal punto di vista etico prima che politico."