Presentato nella sala comunale il libro su Pisanò, massiccia mobilitazione antifascista
In circa 300 al presidio in piazza Conciliazione, bandiere e cori. Presente anche Emanuele Fiano, ex deputato del Pd. L'autore, Luca Bonanno: "Mi sembra che si sia calcata troppo la mano, ho ricevuto le prime minacce"
A Desio presentato nella sala comunale il libro su Giorgio Pisanò, al centro delle polemiche; massiccia mobilitazione antifascista in piazza Conciliazione.
Flash mob in piazza, massiccia mobilitazione antifascista
Prima il flash mob annunciato e organizzato da Anpi Desio in piazza Conciliazione contro il patrocinio del Comune alla presentazione del libro di Luca Bonanno "Giorgio Pisanò, soldato, giornalista, politico" e la concessione della Sala Pertini, poi la presentazione del libro al centro delle contestazioni. Dispiegamento delle forze dell’ordine, con Polizia di Stato, Carabinieri e Polizia Locale, a controllare, in realtà non ci sono state situazioni di rischio. Circa 300 le persone che si sono radunate in piazza tra bandiere e striscioni a promuovere l’impegno antifascista. Oltre 50 le adesioni di associazioni e altre realtà che hanno condiviso la battaglia dell’Anpi, più di 1500 le firme raccolte con la petizione. Presenti consiglieri comunali di Centrosinistra, tra cui l’ex sindaco Roberto Corti (Pd), ma anche tanti giovani.
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L'Anpi di Desio: "Tutto questo è un'offesa alla città"
“Noi abbiamo chiesto al sindaco di ritirare il patrocinio e l’uso della Sala Pertini per celebrare un fascista. Pisanò è stato nella X Mas, ha fondato il movimento Fascismo e Libertà. Noi non vogliamo censurare nessuno, il libro lo presentino in un altro spazio, non usando le sale pubbliche comunali – è intervenuto Francesco Costabile, di Anpi Desio - Non è vero che la maggioranza ha dato il patrocinio a tutte le iniziative, a noi è stato negato per la presentazione di un libro sulle Foibe solo perché l’autore non era politicamente gradito, Eric Gobetti. Tutto ciò è un attacco e un’offesa alla città di Desio che si è sempre democraticamente distinta, portatrice dei sani ideali della Resistenza”. Quindi, citando Sandro Pertini, presidente della Repubblica e partigiano, ha detto: “Tutte le idee vanno rispettate, il fascismo no, è la morte di tutte le idee”. E ha invitato: “Siamo vigili su iniziative come queste che non hanno niente di democratico, ma sporcano la nostra città, la Costituzione e Sandro Pertini”.
Ginevra Taccagni: "Fuori i fascisti da Desio"
Tra gli interventi, quello di Ginevra Taccagni, che ha lanciato la petizione: “In circa due giorni abbiamo superato quasi 1500 firme e sono un bel contrasto rispetto a un’Amministrazione che tace, che accampa scuse per non ammettere che forse dare il patrocinio a uno che deride l’Anpi su Facebook, a un libro che parla di uno che disse che Mussolini si era speso così tanto per gli ebrei e che i campi di concentramento in Italia non ce ne sono stati, forse è un po’ troppo. Siamo stanchi di stare in silenzio e di rassegnarci. Nel futuro della mia città i fascisti non ci sono, c’è questa piazza che lotta e dice: ’Fuori i fascisti da Desio’”. Hanno parlato Walter Palvarini, segretario generale della Cgil Brianza, che è intervenuto anche per la Cisl e la Uil, Francesco Pasquali per le Acli, Mauro Confalonieri per Desio Città Aperta, la Sinistra Italiana Monza e Brianza, Sergio Mariani della Sinistra per Desio, Iaia Piumatti, il segretario del Pd, Filippo Violante, il segretario provinciale di Anpi, Fulvio Franchini.
L'intervento di Emanuele Fiano
Emanuele Fiano ex deputato del Pd e figlio di Nedo Fiano, ebreo deportato ad Auschwitz, ha voluto essere presente per sostenere i valori antifascisti: “Martedì abbiamo ricordato la strage di piazza Fontana a Milano, la storia di questo Paese è percorsa dai tremori del fascismo - ha ricordato - Siamo in una Repubblica con una Costituzione antifascista e un Comune non può consentire che venga presentato un libro che parla del fondatore di un partito che nel suo Statuto aderisce a ideali fascisti e nazisti. Vergognatevi. Noi che siamo qui questa sera noi non dobbiamo mai essere indifferenti di fronte a qualsiasi ingiustizia. Per noi che abbiamo giurato sulla Costituzione, che abbiamo amato Pertini, che ricordiamo i nostri martiri e il sangue con cui è stata scritta la nostra Costituzione non è la stessa cosa dare il patrocinio a un libro o a un altro, dare il patrocinio all’Anpi o a chi vuole esaltare un fascista”. Applausi dei presenti, insieme ai cori al grido di “Ora e sempre Resistenza” e “Viva l’Italia antifascista”. Il flash mob si è concluso con il canto “Bella ciao”.
In Sala Pertini la presentazione del libro al centro delle polemiche
Nella serata in Sala Pertini si è tenuta la presentazione del libro finito al centro delle polemiche, mentre all’esterno alcuni giovani che hanno partecipato al presidio in piazza Conciliazione si sono trattenuti leggendo ad alta voce gli articoli della Costituzione. Presenti in sala gli assessori di Fratelli d’Italia Samantha Baldo, alla Cultura, e Fabio Sclapari, alle Politiche sociali. "Rispetto alle accuse che mi sono state mosse – ha affermato l’autore, Luca Bonanno - il mio editore ha già provveduto a querelare chi mi ha accusato di fascismo. Il mio libro non fa apologia, è solo la biografia di un uomo che è stato senatore ed è stato importante per la storia di questo Paese".
Bonanno: "Mai questo clamore che si è scatenato a Desio"
L'autore ha poi aggiunto: "Ho già presentato questo libro su Pisanò, perché è stato pubblicato mesi fa, ho attraversato metà stivale arrivando fino alle Marche e ho fatto presentazioni in biblioteche e in sale comunali, e non ho trovato tutto questo clamore che si è invece scatenato qui a Desio durante questa settimana”. Parlando durante la presentazione ha detto:
“Voglio ringraziare l’assessore Baldo per il coraggio e la forza che ha dimostrato nel portare avanti questa iniziativa. Mi sembra che in questa settimana si sia calcata troppo la mano. Proprio oggi mi sono arrivate le prime minacce, ridicole, tramite social. A me interessa presentare la vita di Giorgio Pisanò. Non stiamo parlando di un santo, e nessuno ha mai voluto raffigurarlo come tale: si parlerà solo della vita di un uomo che ha fatto le sue scelte in piena consapevolezza. Farò notare le falsità e le mezze verità che si sono dette sul suo conto”.
Il presidente della Nuova Urania, Roberto Redaelli, ha invece dichiarato: “Nelle nostre serate noi cerchiamo semplicemente di stimolare un dibattito, in un ambito democratico, con l’idea che si possa avere un confronto perché poi ciascuno possa avere più elementi possibili per farsi una propria idea”.
Il post del sindaco, poi rimosso
Contestato il sindaco, Simone Gargiulo, anche per il fatto che poco prima del presidio in piazza aveva pubblicato sul suo profilo social un post poi rimosso, in cui aveva scritto: "Cercare di far credere che 'patrocinare' un evento, dove abbiamo concesso l'uso della sala a pagamento, significhi aderire a qualunque possa essere il tema o il personaggio in questione e conseguentemente darmi e darci dei fascisti non rispettosi della Costituzione, davvero è quantomeno fuori luogo".